Alluvione, Legacoop Romagna chiede un incontro ai parlamentari

Ravenna
  • 12 maggio 2025

RAVENNA. Legacoop Romagna, dopo avere celebrato nei giorni scorsi il secondo anniversario dell’alluvione del maggo 2023, chiede un incontro ai parlamentari del territorio. Così da affrontare “i temi che ci paiono all’ordine del giorno di un lavoro che, se svolto assieme, senza polemiche, ma anche senza trionfalismi inutili, oltre che stucchevoli, possano garantire alla Romagna e ai romagnoli, quelle sicurezze delle quali due anni fa siamo stati privati”. In particolare la lettera vergata dal presidente Paolo Lucchi viene recapitata ad Alice Buonguerrieri, Beatriz Colombo, Domenica Spinelli, Marta Farolfi e Alberto Balboni di Fratelli d’Italia; Jacopo Morrone della Lega; Andrea Gnassi, Ouidad Bakkali e Daniele Manca del Partito democratico; Rosaria Tassinari di Forza Italia; Marco Croatti del Movimento 5 Stelle. Ed è integrata da un decalogo di proposte operative. Per la centrale “un nodo decisivo” sarà il nuovo Dl Ricostruzione. Da qui la richiesta di “avanzare insieme in quella che possiamo definire a tutti gli effetti la fase due del post alluvione”. Definendo “misure certe per gestire in maniera razionale le emergenze, convertendo rapidamente in legge il decreto emanato a fine aprile e proseguendo con determinazione nel percorso di ricostruzione e sicurezza idrogeologica, la cui complessità burocratica, procedurale e temporale sta preoccupando fortemente le comunità romagnole e il sistema imprenditoriale”.

A fine 2024, torna ai numeri Lucchi, su 7.000 interventi avviati per la messa in sicurezza del territorio, ne sono stati completati poco più di un terzo. Il 3,5% degli 86.000 aventi diritto ha ricevuto un ristoro, per un totale di 134 milioni di euro. “Un passo in avanti, sicuramente, ma ancora troppo poco, è chiaro, per sentirsi tranquilli e per dirsi con la coscienza a posto”. Tra le varie proposte, Legacoop Romagna chiede di impegnarsi per “semplificare le procedure, mettere a punto i meccanismi per la concessione del credito di imposta, rendere stabili le aperture degli sportelli sul territorio”, tutti temi su cui si è rilevata ampia concordanza di intenti con Regione e struttura commissariale.

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