Alluvione in Romagna, De Pascale: “Da maggio 2023 è stato fatto tutto ciò che era umanamente possibile”

Ravenna
  • 24 settembre 2024

In un anno per mettere in sicurezza il territorio dopo l’alluvione di maggio 2023 “è stato fatto tutto ciò che era umanamente possibile fare, 100-200 volte quello che si faceva di solito. E abbiamo fatto tutto da soli”, rivendica il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, intervistato questa mattina su La7. “Ci sono le autorità di bacino che sono un organo dello Stato che decidono le portate dei fiumi, ci sono interventi finanziati dallo Stato e realizzati dalle Regioni per gestire quelle portate. Il ministro Musumeci (della Protezione civile, ndr) ha dato un dato rivendicandolo come positivo, invece è pietoso: 600 milioni in 14 anni, è una cifra risibile”, analizza de Pascale, sostenendo che con quelle risorse il livello di manutenzione è insufficiente.

“L’anno scorso c’è stato un evento superiore alla portata dei fiumi, che si è ripetuto quest’anno per alcuni fiumi. Cosa è stato fatto? 278 milioni di lavori già chiusi e 295 milioni di lavori in corso. È tutto ciò che era umanamente possibile fare”, insiste il sindaco, candidato del centrosinistra alle prossime regionali. “Oggi i cittadini hanno in odio la Repubblica, non se la stanno prendendo solo con un livello istituzionale. Questa litania, questo litigare questo rimpallarsi le responsabilità sta gettando discredito su tutti, non si salva nessuno”, avverte de Pascale. “I cittadini pretendono che ci sia un piano concreto di opere che aumenti la sicurezza del territorio. Dobbiamo realizzare le espansioni, allargare gli argini, abbiamo un sistema che è pensato per eventi di minore portata. Bisogna farlo e basta”, scandisce.

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