A Ravenna accolti 69 minori non accompagnati e 44 sono in appartamenti in autonomia

RAVENNA. Sono 69 i minori stranieri non accompagnati accolti nel territorio del Comune di Ravenna. Di cui otto neo maggiorenni. A fare il punto è l’assessore alla Multiculturalità Fabio Sbaraglia, rispondendo questo pomeriggio in Consiglio comunale a un question time della Pigna, che chiede conto dei controlli nei centri di accoglienza dopo i diversi episodi di criminalità giovanile nelle ultime settimane. A partire dall’accoltellamento in piazza Duomo e dai danneggiamenti ad auto in zona stazione ad opera di un altro ragazzo. Nel primo caso, precisa Sbaraglia, si tratta di un minore accolto in una struttura Sai della città la cui assenza è stata segnalata alle Forze dell’ordine poco prima delle 22.20. D’estate infatti il rientro nel centro è previsto entro le 22, nella restante parte dell’anno entro le 20.30. Nel secondo caso il ragazzo non era ospite Sai ma in una struttura temporanea e la scomparsa, era infatti assente già da qualche giorno, è stata denunciata. Dei 69 giovani accolti, 20 sono in comunità educativa residenziale, aggiunge l’assessore, 44 in appartamenti di autonomia e cinque posti sono per neo maggiorenni. Per quanto riguarda i controlli, ci sono visite ispettive semestrali da parte della Polizia giudiziaria, il gestore mette in campo un controllo qualitativo e amministrativo annuale e sono continui i contratti con le Forze dell’ordine. Di certo, conclude l’assessore servirebbe un rafforzamento nel coordinamento tra le diverse Istituzioni e soggetti interessati. E servono anche, conclude, nuovi modelli di intervento.
Certo non esclusivamente un esercito di operatori sociali, come qualcuno vorrebbe, sostiene la civica Veronica Verlicchi. «Non si tratta di un processo alle intenzioni a danno degli operatori- precisa- ma è evidente che c’è un grosso problema di gestione». Servono dunque maggiori controlli, anche da parte dell’amministrazione comunale, chiosa.