Ravenna, visite a 200 pazienti: condannato finto dentista

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Da odontotecnico, per otto anni ha fatto il dentista. E di pazienti ne ha visitati circa duecento dal 2009 al maggio del 2017. Difficile credere che tutti fossero consapevoli che in realtà a indossare il camice e a mettere loro le mani in bocca non ci fosse un medico abilitato. Per questo Gabriele Montaguti, 53enne di Ravenna accusato di esercizio abusivo della professione medica, è stato condannato ieri a 6 mesi di reclusione. La stessa pena, in concorso con il finto dentista, il giudice monocratico Antonella Guidomei l’ha disposta anche nei confronti della moglie dell’uomo Rosa Amor Martinez Kindelan, 44enne di origine cubana ma residente a Ravenna, rappresentante legale del centro dentale nel quale il marito lavorava, e oltretutto sua assistente alla poltrona. Sei mesi anche per Alessandro Milani, 62enne residente a Imola, per un certo periodo direttore sanitario della struttura. Questi ultimi due imputati sono stati a loro volta assolti perché il fatto non sussiste dall’accusa di avere rilasciato false ricette mediche, mentre risulta prescritta la contestazione di avere aperto l’ambulatorio senza la necessaria autorizzazione. Nessuna condanna invece per il quarto imputato, un 47enne di Milano, a sua volta direttore sanitario di un poliambulatorio.

Due strutture sotto inchiesta

Due le strutture nelle quali Montaguti ha operato nell’arco temporale contestato dalla Procura. Si tratta del centro dentale Grr di Ravenna e il Poliambulatorio Unident. I quattro, difesi dagli avvocati Laerte Cenni, Giuseppe Sardano e Piero Ippoliti Martini, sarebbero stati responsabili secondo quanto contestato a vario titolo, dei veri e propri interventi eseguiti dall’odontotecnico, come otturazioni, devitalizzazioni ed estrazioni. Avrebbe fatto anche diagnosi, prescritto terapie e curato decorsi post operatori, fino a consigliare a pazienti cardiopatici di sospendere l’assunzione di farmaci anticoagulanti. Secondo l’indagine, le prestazioni mediche abusive sarebbero state svolte in un poliambulatorio e nel vicino centro dentale alle porte della città, nonché in altri due studi non autorizzati.

La denuncia

Nel corso di questa lunga sequenza di prestazioni professionali, nel 2015 era arrivata una denuncia da parte di una paziente, che dopo essersi sottoposta a tre interventi aveva perso tutti i denti dell’arcata superiore, con danni permanenti alla bocca. Il finto dottore le aveva addirittura suggerito di utilizzare il Super Attak per fronteggiare l’ennesima caduta di un incisivo. Per quei fatti, il 50enne è stato condannato nel luglio 2018 a due anni dal giudice Corrado Schiaretti, oltre che per esercizio abusivo della professione, anche per lesioni personali e truffa (pena divenuta definitiva). Nemmeno cinque mesi dopo quella condanna, Montaguti era stato nuovamente beccato all’opera. Con una partita Iva da “coltivatore di cereali” era stato scoperto dalla Guardia di finanza di Ravenna, che su richiesta del sostituto procuratore Marilù Gattelli, aveva svolto accertamenti anche di tipo fiscale, scoprendo un giro d’affari di oltre 230mila euro. FED.S.

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