Ravenna, “vetrina” davanti al Mar. Nuovo ingresso dai giardini pubblici

RAVENNA. Archiviata la soddisfazione per la triplice mostra di Chuck Close, Riccardo Zangelmi e Niki de Saint Phalle, il Museo d’arte di Ravenna si prepara ad annunciare una novità in vista per l’anno in corso: un secondo ingresso affacciato niente meno che sui giardini pubblici. Un’idea che si rincorreva da tempo, ma che ora - con l’annuncio ufficiale arrivato ieri dal presidente del Mar Mauro Brighi - diventa realtà. A dettare i tempi è stata l’assessora comunale alla cultura Elsa Signorino, specificando come il secondo accesso al museo dovrebbe essere pronto tra la fine di quest’anno e l’inizio del prossimo. «Un progetto importante - lo ha definito Elsa Signorino - perché in questo modo andremo a stabilire un rapporto diretto tra il museo e un luogo di aggregazione per grandi e piccini, aperto a tutti come sono appunti i giardini».

Una vetrina per il Mar

La novità non termina però qui, perché dal secondo accesso (in realtà l’area sarà fruibile anche dalla porta principale che si affaccia su via di Roma) si accederà direttamente a un piccolo spazio espositivo gratuito realizzato nel primo chiostro. Una specie di «vetrina», come l’hanno definita la Signorino e il direttore del Mar Maurizio Tarantino, che consentirà a chi entra di poter toccare con mano tutto ciò che il museo propone. Da qui chi desidera potrà poi accedere alla biglietteria per visitare le vere e proprie mostre.

Le proposte

L’annuale conferenza sulle attività del Museo d’arte di Ravenna è stata anche l’occasione per fare il punto su cosa potranno trovare i ravennati e turisti dentro il Mar nel corso dell’anno. «L’inverno - ha spiegato il direttore Tarantino - sarà ancora dedicato ai più piccoli, mentre in primavera si inaugurerà la grande mostra del fotografo ravennate Paolo Roversi, prima firma italiana del calendario Pirelli e noto per le sue collaborazioni con Dior, Armani e Chanel». La mostra, a cura di Chiara Bardelli Novino e con le scenografie di Jean Hugues De Chatillon, vedrà una selezioni di immagini inedite dedicate principalmente alla figura femminile. «Non mancheranno poi gli scatti dedicati a Ravenna - ha aggiunto sempre il direttore - luogo del cuore e dell’anima, sfondo privilegiato della giovinezza del fotografo».

L’autunno sarà invece caratterizzato dall’avvio delle celebrazioni dantesche, con un progetto espositivo intitolato “Dante. Gli occhi e la mente”. Due mostre speculari, dal titolo “Le Arti al tempo dell’esilio” a cura di Massimo Medica e “Un’epopea popolare” a cura di Giuseppe Antonelli, che proveranno a mettere in relazione le forme d’arte che Dante poteva vedere ai tempi del suo esilio. Nello stesso periodo verrà inoltre effettuato il riallestimento della collezione dei mosaici contemporanei.

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