Ravenna, va in udienza con un coltello. Denunciato testimone

Chiamato come teste a deporre nel corso di un processo penale, si è presentato in tribunale con un coltello. E non una banale limetta per le unghie, ma una lama da circa 20 centimetri, liscia, larga e appuntita. Roba da armeria, non da cucina; e comunque, a prescindere dalla tipologia, vietata da portare “a passeggio”, figuriamoci in un’aula del palazzo di giustizia. L’episodio, avvenuto ieri mattina, è costato la denuncia da parte della Polizia di Stato per porto abusivo di coltello nei confronti di un uomo sulla sessantina residente nel Ravennate.

Fermato al metal detector

Alle 9 di ieri, quando è arrivato ai tornelli, non è riuscito a oltrepassare le statue dei gorilla che precedono gli accessi per il pubblico ai piani superiori. Borsello a tracolla e atto di citazione alla mano, doveva salire al secondo piano dove stava per iniziare l’udienza davanti al giudice monocratico Andrea Chibelli. Per oltrepassare il metal detector si è tolto il borsello che aveva a tracolla posizionandolo nel tavolo accanto. Quando le guardie giurate all’ingresso gli hanno chiesto di mostrare il contenuto, ha cambiato espressione. Tremando lo ha aperto e a quel punto il metallo luccicante ha attirato l’attenzione. L’uomo si sarebbe giustificato dicendo di essersi dimenticato di lasciare il coltello nell’auto prima di scendere, aggiungendo che non era sua intenzione estrarlo. Ma ormai era tardi. L’arma gli è stata sequestrata e per ragioni di sicurezza anche il suo ingresso in tribunale è stato seguito dalla vigilanza, che lo ha accompagnato fino all’aula. La denuncia è scattata poco dopo, quando gli ufficiali di polizia giudiziaria lo hanno identificato.

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