Ravenna, un progetto europeo per 8 operatori del Villaggio del Fanciullo

Ravenna

Il Villaggio del Fanciullo, con il progetto STEPS, si è aggiudicato un progetto europeo di Erasmus plus che prevede la mobilità individuale per 8 operatori che lavorano nelle comunità terapeutiche ed educative gestite dalla Fondazione.

“Il progetto – afferma il direttore Patrizio Lamonaca - ha l’obiettivo di sviluppare ed incrementare le competenze sia trasversali che tecniche di educatori, operatori e psicologi che operano nell’ambito della cura e del recupero di soggetti con problemi legati al consumo di sostanze e dei minori stranieri non accompagnati”.

“Le attività previste da questo percorso - continua Lamonaca - sono un ottimo modo di espandere il nostro network europeo e ottenere nuove intuizioni sul lavoro e sulla formazione, prendendo quanto di meglio si riesce a recepire dai partner esteri, un’esperienza che costituisce un forte valore aggiunto per il personale che può, in questo modo, scambiare conoscenze e metodi di lavoro”.

Tra marzo e giugno 2022, gli operatori coinvolti, che stanno terminando un corso di aggiornamento di lingua inglese, saranno ospitati presso organizzazioni europee come Novadic – Kentron (Breda, Paesi Bassi), CEID Addictions (Bordeaux, Francia), MC2 (Nicosia, Cipro), ARSIS (Salonicco, Grecia). “Il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione ha da sempre riconosciuto il ruolo centrale del proprio personale, garantendo contratti stabili, pagamento degli straordinari ed investendo nella formazione come strumento attraverso il quale incrementare le capacità delle proprie risorse, in un’ottica di sviluppo e arricchimento del bagaglio professionale e umano”.

“Il personale coinvolto – chiude Lamonaca – è molto entusiasta per questa opportunità. Le partenze sono previste tra marzo e giugno e la durata di ogni singola esperienza sarà di 14 giorni. Oltre al riconoscimento delle giornate di lavoro, tutte le spese di vitto, alloggio e viaggio saranno a carico del progetto. Una grande opportunità anche di scambi culturali e sociali dopo oltre 2 anni di pandemia e restrizioni”.

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