Ravenna, un museo per don Angelo Lolli - Gallery

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Un museo per don Lolli. È partita questa mattina, con la benedizione da parte
dell’arcivescovo di Ravenna-Cervia, monsignor Lorenzo Ghizzoni, la realizzazione del nuovo
Museo don Angelo Lolli che sorgerà nel cortile interno dell’Opera Santa Teresa e dovrebbe
concludersi nel 2022. Alla presenza delle autorità, dopo aver celebrato la Messa per la festa del Patrono, Sant’Apollinare, l’arcivescovo ha scoperto e benedetto una targa che identifica gli spazi del nuovo museo.

A seguire, sono intervenuti il direttore dell’Opera Santa Teresa don Alberto Graziani, suor Anna Morandi, superiora della Piccola Famiglia di Santa Teresa del Bambin Gesù e don Alessandro Andreini, biografo di don Lolli, che ha contribuito alla stesura della “positio” (raccolta ragionata dei documenti) per la causa di beatificazione di don Lolli
«Donarsi a certe imprese assomiglia un po’ alla sorte dell’aviatore – scrive don Angelo Lolli in
un editoriale sull’Amico degli Infermi– che, travolto vertiginosamente dal suo apparecchio,
sospeso tra cielo e mare, fende l’aria e le nubi, abbrancato al volante, con nervi di acciaio, occhi ed anima protesi in avanti, senza tremare, senza smarrirsi mai, dominato da una sola, decisa volontà di riuscire a qualunque costo, animato da un solo grido fremente, sulle labbra e nel cuore: ‘Avanti! Sempre avanti! Così noi’». Da questa frase parte il progetto del nuovo museo e il progetto di una nuova Casa di Carità “San Giuseppe”. E il racconto di don Lolli come «aviatore», esploratore della carità. Il museo sorgerà al centro del complesso dell’Opera S. Teresa, nella struttura dell’ex cappella, con affaccio sul cortile. Una sorta di “scrigno” che custodisca la memoria della figura di don Lolli.

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