Ravenna, torna sui banchi la non-scuola delle Albe

La non-scuola del Teatro delle Albe compie trent’anni e festeggia ritornando nelle scuole, dopo due anni di sospensione forzata: «Sentiamo la necessità di incontrare i ragazzi – ha raccontato Laura Redaelli, responsabile dal 2018 della non-scuola – a partire dall’energia dell’incontro. Questo è l’inizio di una festa che nasce nel segno di quel legame con la comunità che per le Albe continua a essere generante e fondamentale».

Dopo un prologo la scorsa estate, i laboratori teatrali sono tornati a coinvolgere gli studenti direttamente nelle scuole, portando avanti i progetti che sfoceranno nei debutti in scena al teatro Rasi dal 16 marzo all’8 aprile. Non un semplice laboratorio teatrale: è un’esperienza che da trent’anni coinvolge gli studenti di Ravenna e non solo, fedele al principio per cui, continua Redaelli, «il teatro non si insegna ma lo si vive insieme, lo si pratica insieme, lo si crea insieme».

Uno scambio creativo che ha a che fare con la deflagrante energia degli adolescenti, con la scoperta di un modo espressivo che affascina l’uomo da secoli e con la pratica dell’esprimere sé stessi, insieme agli altri.

A condurre i laboratori, le guide del teatro delle Albe, tutte formate in passato alla non-scuola e oggi pronte a trasmettere la loro esperienza alle nuove generazioni. Michelle, allieva del liceo artistico, racconta così la sua esperienza: «Il corso permette di esprimersi liberamente, di tirare fuori quello che si pensa, soprattutto nella stesura del copione. Un aiuto anche per chi è più timido per imparare a esprimersi».

Un progetto, nato a Ravenna, che è ormai arrivato “per contagio” in tutto il mondo, da Dakar a New York a Nairobi, con moltissime esperienze in tutta Italia.

A Ravenna, l’esito dei laboratori condotti in questi mesi porta alla nascita di un cartellone, che andrà in scena al teatro Rasi a partire da mercoledì 16 marzo: protagonisti gli allievi dell’Itis Baldini, dell’Itg Morigia e dell’Itas Perdisa con una rilettura di “Alcesti” ispirato a Euripide, sotto la guida di Roberto Magnani, Marco Montanari e Marco Saccomandi. Sabato 19 marzo è la volta del liceo classico Alighieri e dell’istituto magistrale Di Savoia con “Dopo la tempesta”, ispirato a “La tempesta” di Shakespeare, con le guide Giuditta Di Meo e Alessandro Renda. Lunedì 28 marzo la non-scuola arriva all’università, grazie alla collaborazione di Fondazione Flaminia: in scena “33 svenimenti”, ispirato agli atti unici di Anton Checov “Una domanda di matrimonio”, “L’anniversario” e “L’orso”, con le guide Roberto Magnani e Antonio Maiani.

“Lisistrata”, ispirato ad Aristofane, è il testo portato in scena dagli allievi del liceo artistico Nervi-Severini martedì 29 marzo, in una riflessione sulla pace drammaticamente attuale guidata da Cinzia Baccinelli e Laura Redaelli. Giovedì 7 aprile saranno protagonisti gli allievi dello scientifico Oriani con “Anti-gone” ispirato ad “Antigone” di Sofocle mentre il cartellone si concluderà venerdì 8 aprile: a Castiglione di Ravenna si è creato l’unico gruppo che coinvolge anche i giovanissimi della scuola secondaria di primo grado Zignani. “Tirate! Spennate! Battete! Scuoiate”, con le guide Simone Marzocchi e Flaminia Pasquini Ferretti e un testo ispirato a “Gli uccelli” di Aristofane.

«Dopo due anni – ha concluso l’assessore alla Cultura di Ravenna, Fabio Sbaraglia – torniamo nelle scuole: questo progetto è carne viva della nostra città».

www.ravennateatro.com

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui