Lido di Savio, tassa di soggiorno non versata: due albergatori restituiranno oltre 100mila euro

La Corte dei Conti ha condannato due albergatori, che si sono susseguiti nella gestione dello stesso hotel a Lido di Savio, per l’evasione della tassa di soggiorno. Ora i due imprenditori dovranno restituire più di 100mila euro al Comune di Ravenna. Tutto è partito da un’indagine della Guardia di finanza risalente al dicembre del 2019. Le Fiamme Gialle hanno scoperto che le due diverse gestioni dell’hotel (la prima partita nel 2014 e conclusa a febbraio del 2017 e la seconda iniziata a marzo di quell’anno e conclusasi a settembre del 2018) avevano tenuto lo stesso comportamento omissivo nei confronti dell’imposta che gli albergatori devono raccogliere dai turisti e che sono obbligati a riversare al Comune. Nel primo periodo era titolare dell’hotel una donna residente nel Cervese. In un primo momento la titolare aveva concordato un piano di rientro con Ravenna Entrate a cui poi non aveva dato seguito. La donna deve ora restituire al Comune 67.594 euro e Palazzo Merlato si sta già attivando per dare seguito al pronunciamento della Corte dei Conti. La seconda gestione, più breve della precedente, era invece in capo ad un uomo residente nel Ravennate che ha omesso di versare 44.934 euro.

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