Tartaruga depone 96 uova in spiaggia a Milano Marittima: primo caso in Emilia-Romagna

A dare l’annuncio, durante la gita in barca organizzata da Eni nell’ambito della Festa della cozza selvaggia di Marina di Ravenna, è il direttore del Cestha, Simone D’Acunto: «Nella notte tra sabato e domenica – dice – abbiamo monitorato la deposizione di 96 uova di una tartaruga “Caretta caretta” su una spiaggia a Milano Marittima. Un evento storico: è la prima volta che succede nella nostra Regione». Le uova dovrebbero schiudersi tra circa 60 giorni: quel che è certo è che con la scoperta partirà un iter preciso per salvaguardare gli animali. «Occorrerà eseguire degli attenti monitoraggi – spiega D’Acunto -. Si tratta di una situazione inedita e dobbiamo capire se vi siano le condizioni perché le schiusa vada a buon fine: le 96 uova dovranno essere protette dalle mareggiate e dai curiosi». Quasi certa la chiusura del tratto di spiaggia che la tartaruga ha scelto per fare il proprio nido: oggi saranno fornite maggiori informazioni a riguardo.
Nel frattempo, la giornata di ieri ha visto ritornare in mare, dopo mesi di cure al Cestha, le tartarughe Happy e Rucola, di età compresa tra i 7 e i 15 anni. La coppia di “Caretta caretta” è stata liberata nei pressi della piattaforma Eni Porto Corsini Mare Ovest-C: «Scegliamo zone come questa – precisa D’Acunto – perché sono aree protette in cui è anche vietata la pesca e quindi le tartarughe possono essere reinserite in mare in maniera sicura: ogni anno al Cestha salviamo circa un centinaio di esemplari: i pescatori più sensibili ce le portano quando vengono catturate con le reti a strascico». Si tratta della procedura che espone a minori rischi i rettili di mare: come spiega il diretore del Centro, se le “Caretta caretta” fossero gettate in mare subito dopo la pesca, infatti, «rischierebbero di morire o di vedere la loro salute compromessa a causa dell’acqua finita nei polmoni».

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