Ravenna, tagliarono 50 alberi. Assolti, controlleranno la crescita
Per due chilometri, lungo la strada che costeggia il Rio Sanguinario, dal giorno alla notte erano spariti circa 50 alberi lungo la sponda destra del piccolo affluente del Santerno. Una potatura massiccia, che il proprietario del terreno e il responsabile della ditta alla quale era stato affidato il lavoro, pensavano entrambi di poter compiere senza chiedere particolari autorizzazioni. Invece quando nel novembre del 2018 i carabinieri forestali e la soprintendenza per i beni paesaggistici sono venuti a conoscenza della “ripulitura” avvenuta in un area sottoposta a tutela paesaggistica senza esserne stati prima informati, hanno avviato i controlli. La “leggerezza” commessa pare inconsapevolmente dai due uomini, di 56 e 57 anni, residenti a Castel Bolognese, è costata a entrambi un decreto penale di condanna al quale hanno deciso di opporsi decidendo di andare a processo difesi dagli avvocati Lorenzo Valgimigli e Alice Rondinini. Ieri il giudice Cecilia Calandra li ha assolti per particolare tenuità del fatto.