Ravenna, è strage sulle strade: quasi raddoppiati i decessi nel 2019

Ravenna

RAVENNA. I dati dell’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale confermano il trend di crescita degli incidenti stradali e dei decessi nei primi sei mesi del 2019, con l’inversione di tendenza rispetto al 2018, come sottolineato già giovedì dal prefetto di Ravenna Enrico Caterino che aveva annunciato la necessità di incrementare i controlli. Nel territorio ravennate basta rammentare la scia di sangue avvenuta nel mese di giugno per rendersi conto che l’aumento degli incidenti non è di poco conto.

Le cifre
I dati complessivi regionali riferiti alla mortalità sono in aumento con già 141 persone decedute nei primi sei mesi di quest’anno, a fronte delle 128 del 2018. La metà dei decessi riguardano gli automobilisti, seguono i motociclisti e i pedoni. Aumentano anche gli autisti di mezzi pesanti per i quali i decessi passano da 3 a 8. Bologna resta il territorio più colpito (31 morti) anche se registra un decesso in meno del 2018, segue Modena che sale da 19 a 25 morti. Nel territorio romagnolo i decessi sono in aumento sia a Ravenna (si passa da 12 del 2018 a 20 del 2019) che a Forlì-Cesena (incremento da 12 a 17). Per le altre province risultano piccole variazioni, non significative.

Zona ravennate
Per quanto riguarda la provincia di Ravenna, oltre all’aumento dei morti che passano da 12 a 20, è rilevante la differenza degli automobilisti deceduti: 2 nel 2018 e ben 13 nel 2019, un balzo enorme. Un solo conducente di mezzi pesanti è morto quest’anno, mentre nel 2018 erano stati 3; i motociclisti vittime di incidenti sono stati 4 contro i 3 dei primi sei mesi dello scorso anno; i ciclisti morti sono invece 2 (1 nel 2019), mentre non è morto nessun pedone (2 nel 2018).

Le cause
Dalle statistiche complessive risulta che quasi il 50% degli incidenti stradali mortali abbia come concausa l’abuso di alcool e di sostanze stupefacenti. La novità è che il fenomeno colpisce prevalentemente la fascia di età over 40. Il mancato rispetto della distanza di sicurezza è un’altra causa di incidentalità. Circa il 45% degli incidenti in autostrada (dati definitivi 2018) vedono coinvolti veicoli commerciali e sono innescati da tamponamenti. Infine, le distrazioni (che possono essere manuali, visive o cognitive) sono causa o concausa di comportamenti che creano incidentalità; oltre l’81%. In questa categoria rientrano comportamenti errati come l’utilizzo di cellulari alla guida, bere o mangiare, cercare qualcosa. Tutti comportamenti pericolosi quando si è alla guida.

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