Ravenna, squarciati i lettini di un Bagno a Lido di Savio

Una trentina di lettini squarciati da cima a fondo, praticamente tutti da buttare. Un danno materiale di circa 1.500 euro, senza contare il tempo impiegato per tamponare la situazione e salvare la settimana più importante dell’estate, quella di Ferragosto, evitando di dover dire ai clienti “ci dispiace, i vandali ci hanno rovinato”. È stato questo il risveglio del titolare del Bagno Levante di Lido di Savio. Ieri mattina Ivan Turci si è rimboccato le maniche di fronte a quello che, a memoria, è uno dei più importanti atti vandalici subiti da uno stabilimento balneare nella località balneare. «Sono qui da cinque anni e una cosa del genere non mi era mai capitata», spiega.

Amara scoperta

Sono passate da poco le 10 di mattina quando - raggiunto al telefono - il titolare racconta l’episodio. Tutto è già stato risolto: un’impresa. «Come ogni mattina, sono arrivato sulle 6.30/6.40 per aprire il Bagno e mi sono accorto che i lettini erano stati tagliati». Un danneggiamento singolare, meticoloso e impegnativo da mettere in pratica, se non altro per il numero elevato degli sdrai colpiti dai fendenti, praticati tra l’altro per tutta la loro lunghezza. Insomma, qualcosa di più grave rispetto alla classica “ragazzata” che ogni gestore mette in conto nel corso della stagione. «Non ho sospetti - continua Turci -, non penso si tratti di un gesto mirato per colpirmi, non ne vedo il motivo. Certo è strano che stavolta il danno sia stato così importante. Finora mi è capitato di trovare bottiglie rotte in spiaggia, magari qualche sdraio rovesciato, cose da ragazzini. Ma questo...».

L’aiuto dei vicini

Alcuni lettini di riserva li aveva. «La “fortuna”, si fa per dire, è stata che con le disposizioni Covid ho due ombrelloni in meno per ogni fila, quindi avevo un margine dal quale attingere». La parte necessaria a colmare il danno è arrivata però grazie all’aiuto di uno stabilimento confinante. «Mi hanno prestato i loro lettini - continua Turci, riconoscente -. Li ho posizionati tutti vicini, per creare una certa omogeneità di colore. Così solo un paio di clienti si sono accorti dell’anomalia e si sono chiesti che cosa fosse successo. Ma ad ogni modo, alle 7.15, siamo riusciti a risolvere la situazione garantendo il servizio». A quel punto non è rimasto altro da fare che sporgere denuncia ai carabinieri.

Telecamere

Lo stabilimento non è provvisto di impianto di videosorveglianza. «Non ce n’è mai stato bisogno - aggiunge Turci - . Lido di Savio è una località tranquilla, popolata da un turismo di famiglie. Ora però non se ne potrà fare a meno, penso». Telecamere, ma soprattutto vigilanza privata in sinergia fra i gestori dei Bagni al mare: è questa la linea suggerita di recente dalla Prefettura, che in seguito alla sollecitazione della cooperativa Spiagge ha affrontato proprio il tema degli atti vandalici lungo la costa nell’ultima riunione del comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica. La linea guida: condividere i costi per aumentare la sorveglianza negli orari più critici.

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