Ravenna, Sofia Collinelli a "lezione di guida" da Marco Melandri

Ravenna

Dai pedali al motore, e viceversa, uniti dalla stessa passione, quella per le due ruote. Sofia Collinelli, astro nascente del ciclismo femminile è andata a “lezione di guida” da Marco Melandri, campione di motociclismo, che le ha rivelato i primi segreti per come diventare una “centaura”. Teatro dell’incontro dei due ravennati è stato il circuito “Moto Galliano Park” di Forlì, una pista di poco più di 600 metri dove si cimentano in particolare le minimoto.

Allieva modello

Dal primo giorno da allieva, Sofia ha ricevuto soprattutto molto divertimento. «In vita mia – racconta – non mi era mai capitato di salire in sella a uno scooter, figuriamoci su una moto vera, raggiungendo la velocità di 75 chilometri all’ora, che per me è tantissimo. È stata davvero un’esperienza incredibile, ma all’inizio avevo una gran paura. Poi, rotto il ghiaccio, ci ho preso gusto e non volevo fermarmi più. È stato come andare a Mirabilandia, solo che a decidere la direzione ero io».

Ovviamente la neopatentata Collinelli («l’ho presa due giorni fa») ha guidato un mezzo molto diverso da quello di “Macio”. «Marco ha avviato il “Melandri Vip Experience”, un progetto attraverso cui insegna a personaggi dello sport, per esempio Ignazio Moser e Filippo Magnini, come si va in sella a una moto. Siccome io sono una principiante, mi ha affidato un motore a iniezione diretta, ma presto comincerò a imparare a usare anche quelli con le marce». Sofia, comunque, non si è fatta mancare il brivido della velocità. «Andare in moto è molto diverso che pedalare in bici. Lì bisogna piegarsi verso il terreno, cosa che invece è del tutto sconsigliata con le altre due ruote. In quel circuito, che tra l’altro a parte un unico rettilineo è composto solo da curve, Marco mi ha spiegato come si fa scendere il più possibile con il corpo e ho quasi toccato l’asfalto con il ginocchio. Mi è sempre stato vicino, spiegandomi quanto sia importante restare sempre concentrati. La prossima volta, a maggio, conto di riuscirci». Su come sia nata questa esperienza, la 19enne figlia d’arte dell’olimpionico Andrea spiega che «Marco, anche se adesso vive in Trentino, spesso viene a casa a Ravenna e ci è capitato anche di fare qualche giro assieme in bicicletta per le strade nelle nostre campagne. Da lì è nata la sua proposta di iniziare questa esperienza in moto che spero di ripetere presto. Anche perché ci ho preso giusto – termina – e voglio battere il mio record di 48 secondi».

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