Ravenna, si finge malato di tumore e si fa mantenere dalle amanti

Le aveva promesso di sposarla, di mettere su famiglia. Gentile, educato, elegante, le scriveva di amarla e in virtù di quella relazione segreta le chiedeva aiuto. Soldi per saldare debiti, soldi da investire, soldi per pagare anche le cure della rara malattia che, a suo dire, lo stava logorando. Lei, conquistata online, è arrivata a dargli circa 25mila euro prima di scoprire di non essere l’unica donna sfruttata da un amante che secondo l’accusa era più interessato al conto in banca delle donne sedotte che ai loro sentimenti. Dopo la sua denuncia nei confronti dell’uomo, un 50enne residente nella Bassa Romagna, in provincia di Ravenna, si è aperto il processo per truffa.

Il racconto di lei in aula

La vittima, una donna sulla cinquantina residente a Trieste, si è costituita parte civile con l’avvocato Pierluigi Marino, e ieri mattina è comparsa davanti al giudice Roberta Bailetti raccontando con disincanto l’abbaglio durato poco più di un anno.

A partire dalla fine del 2018 non aveva resistito alle lusinghe ricevute via chat su Instagram dallo sconosciuto. Quel suo savoir-faire aveva aperto la strada a una confidenza sempre più profonda, che alla fine l’aveva conquistata, per poi fare leva sulla pietà: l’infanzia difficile, l’abbandono da parte dei genitori, le lauree, gli interessi sportivi, musicali, enogastronomici. Infine la malattia e il tracollo finanziario. «Mi parlò di una cartella esattoriale da 15mila euro – ha spiegato ieri la donna riepilogando su domanda del vice procuratore onorario Adolfo Fabiani i contenuti dell’esposto presentato a febbraio del 2020 -. Mi diceva inoltre di sentire di nuovo i sintomi di una rara forma di tumore osseo che aveva debellato anni prima. Io volevo aiutarlo, ero innamorata e credevo che anche lui lo fosse». La donna aveva deciso: pensando alla vita futura insieme, aveva scelto di aiutarlo, nonostante stesse attraversando un momento di ristrettezze economiche al quale si sommava anche la crisi familiare con il proprio compagno.

Era andata in banca e si era fatta garante di un prestito pari al presunto debito dell’amante con il fisco. Delle rate mensili che l’uomo avrebbe dovuto corrisponderle, tuttavia, non aveva ricevuto nulla; anzi, ottenendo pure una carta di credito con l’operazione, l’uomo aveva potuto usufruire di ulteriori 3mila euro a sue spese. «Alla fine mi sono ritrovata a pagare io le rate del finanziamento», ha aggiunto la vittima. A quelle si aggiungevano le bollette e pure due cardiofrequenzimetri da 200 euro ciascuno, acquistati su Amazon e fatti recapitare a casa dell’amante.

Il tradito diventa detective

Tanto malato, eppure abbronzato e apparentemente in salute. L’aspetto fisico del 50enne non aveva insospettito la donna nemmeno quando, da Trieste si era inventata una scusa con il compagno ed era scesa in auto in Romagna per conoscerlo di persona. Alla fine era stato proprio l’uomo tradito a farla ragionare. «Quando gli confessai di avere una relazione con un’altra persona e che avevo intenzioni serie, mi chiese se gli avessi pure dato dei soldi. Mi crollò il mondo addosso».

A quel punto, mettendo da parte l’orgoglio, lo stesso compagno si era improvvisato detective mettendo in pratica le proprie abilità informatiche. Ieri ha riassunto quanto scoprì nei mesi successivi: nonostante le difficoltà economiche lamentate, l’amante romagnolo girava su un’ Audi Q7, su Instagram e Tik Tok mostrava di fare la bella vita pubblicando foto di cene e vacanze, oscurando all’occorrenza i profili. L’auto, tuttavia, era intestata a un’altra donna, che contattata ha ammesso di essere stata a sua volta vittima di un raggiro d’amore. Non è il primo processo che l’uomo, difeso dall’avvocato Guido Pirazzoli, affronta. Una precedente relazione dai contorni simili a quella di cui ora è chiamato a rispondere, si è però già conclusa con l’assoluzione.

Commenti

  1. Onore a lui, anche se è stato un delinquente, io mi chiedo, davvero, esistono persone, donne, ma anche uomini, in una solitudine così ossessiva, da non concedergli un briciolo di ragionamento? Leggendo poi le età dei protagonisti, rimango ancora piu’ sbalordito. 😳

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