Dieci mesi dopo avere fatto sesso in caserma con un carabiniere, lo denunciò per violenza sessuale. Fu un effetto domino per il militare, un 51enne all’epoca in forza a una Stazione dei Ravenna e ora trasferito in un altro comando fuori regione; ma anche un boomerang per la presunta vittima, una 37enne di Ravenna. A fine marzo lui è stato condannato per essersi segnato un’ora di straordinari quando in realtà era “in compagnia”; cadute però le accuse riguardo gli asseriti abusi carnali, ieri anche la donna è stata ritenuta colpevole di calunnia. Dovrà pagare all’appuntato scelto una provvisionale di 5mila euro più le spese legali, stando a quanto deciso dal giudice per l’udienza preliminare Andrea Galanti che l’ha inoltre condannata a un anno e quattro mesi con pena sospesa.
I fatti risalgono all’11 gennaio del 2017. Quella notte, questo è ormai assodato, il carabiniere fece entrare negli uffici dell’edificio militare due donne, lasciando intendere al piantone che fosse un accesso legato a motivi di carattere investigativo. Altrettanto accertato è che si appartò con entrambe, facendo sesso con una di loro. La ragazza attese il 6 novembre prima di denunciare l’accaduto. Lo fece dopo averne parlato con alcuni confidenti, fra i quali un’amica e l’ex marito, informandosi inoltre su eventuali rimedi farmaceutici per fronteggiare un rapporto non protetto.
Ravenna, sesso in caserma: militare scagionato e donna condannata per calunnia
