Ravenna, selfie con mazza chiodata alla ex: "Vengo a prenderti"

Si è scattato un selfie e lo ha pubblicato nella pagina Facebook della ex scrivendole: «Sono a Lido Adriano... amore ti sto venendo a prendere». Altro che romanticismo. Perché nella foto brandiva una mazza da baseball in metallo avvolta da un giro di filo spinato. A poco è servito cancellare il post pochi minuti dopo. Quell’inquietante ironia è finita tra le tante circostanze denunciate dalla donna, confluite in un nuovo processo (il terzo) nei confronti di un 52enne di Ravenna.

Pedinata al mare negli stabilimenti balneari che la ragazza era solita frequentare insieme al nuovo fidanzato, sotto casa, e addirittura a pochi passi dalla questura, proprio mentre la vittima stava sporgendo l’ennesima denuncia; le insistenze dell’uomo (assistito dall’avvocato Nicola Casadio, sostituito ieri dal collega Domenico Serafino) sarebbero sfociate anche in imbarazzanti strategie vendicative: come condividere sui muri, vicino a una scuola, il numero di telefono della ragazza, descrivendone le prestazioni sessuali. La malcapitata lo aveva scoperto quando il suo cellulare aveva iniziato a squillare a ripetizione. Infine le era stata recapitata una lettera anonima colma di insulti con un chiaro “marchio di fabbrica”. Una persecuzione durata per diversi mesi nel 2019, a tre anni di distanza dalla rottura con la ex, di cui ora l’uomo dovrà rispondere davanti al giudice Federica Lipovscek. I primi tentativi di riconquistare l’amata, nel 2016, spingendosi fino a fingersi morto, gli sono già costati la condanna in primo grado a 2 anni e 2 mesi per maltrattamenti. Lo scorso settembre è stato nuovamente condannato a 6 mesi per avere pubblicato le foto hard della ex su un sito di incontri. La vittima, anche in questo nuovo processo, si è costituita parte civile con l’avvocato Cristina Magnani.

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