Ravenna, ristori anticipati dalla Camera di Commercio

Ravenna

RAVENNA - Avevamo preso l'impegno di erogare i primi bonifici a bar e ristoranti entro Pasqua. Alla fine ci siamo riusciti e in una decina di giorni penso li avremo tutti effettuati. I soldi della Regione arriveranno, intanto anticipiamo noi». Giulio Guberti, presidente della Cciaa di Ravenna, sa che i ristori regionali «sono un piccolo aiuto, di circa 2mila euro, ma fondamentale per attività in fortissima difficoltà». Quando fu chiuso il bando, a metà febbraio scorso, la promessa fu di avviare gli accrediti su conto corrente entro le feste pasquali. C'erano però da compiere le verifiche sul “Documento unico di regolarità contributiva” per ogni azienda, elemento imprescindibile per la legalità del bando, e per questo pochi giorni fa l'assessore regionale Andrea Corsini aveva ridimensionato le aspettative: «Presto trasferiremo i soldi alle Camere di Commercio, ma per completare i controlli ci vuole tempo. Con i nostri uffici regionali ci avremmo messo anche di più, ma entro Pasqua non sarà possibile per le Cciaa aver compiuto tutti i bonifici. Più verosimile maggio, o giugno».

Per la provincia di Ravenna, invece, ci si è riusciti: «Devo ringraziare i funzionari per il lavoro pressante e instancabile nel contattare le aziende che non avevano il Durc a posto – riprende Guberti -. Alla fine delle 864 domande presentate, 861 risultano ammesse. Non riusciremo però a fare 861 bonifici in un colpo solo. Ieri in mezza giornata ne abbiamo espletati alcune decine. Almeno un centinaio di operazioni al giorno però sono possibili, quindi in pochi giorni finiremo. Dopo bisogna solo attendere i tempi bancari». L'ammontare complessivo per il Ravennate è di oltre 1.700.000 euro. Le aziende richiedenti risiedono per la maggior parte a Ravenna (42%), seguono poi Faenza (24%), Lugo (21%) e Cervia (13%) e sono costituite per il 56% da bar e 44% da ristoranti; 39% sono le imprese individuali, così come le società di persone, mentre il rimanente 22% sono società di capitali. Tra i requisiti previsti dal bando, c'era la presenza di almeno un’unità locale aperta al pubblico in Emilia-Romagna e l’aver avuto un calo del fatturato medio, nel periodo ricompreso tra l’1 novembre 2020 e il 31 dicembre 2020, pari o superiore al 20% rispetto allo stesso periodo del 2019. Il presidente “commissario” della Camera di Commercio ricorda poi che presto saranno in campo altre misure: «A questo intervento, dedicato a bar e ristoranti, ne seguiranno altri per sostenere ulteriori categorie colpite dalla crisi – conclude Guberti -, anche attraverso le ulteriori risorse che la Camera di commercio ha già stanziato e che renderà presto disponibili in sinergia con le associazioni di categoria». E’ partito intanto alle 14 del 24 marzo scorso, e andrà avanti fino alle 12 del 4 maggio, il bando della Regione che stanzia 2 milioni di euro di risorse regionali per i titolari di licenza Taxi e autorizzazione di Ncc, penalizzati dai mancati ricavi relativi all’anno 2020. Entro ottobre poi giungeranno alle aziende, dopo che saranno aperti i bandi e attribuite le risorse, ulteriori 9,7 milioni di euro di fondi regionali destinati a guide turistiche (1 milione), operatori del settore culturale creativo (600mila euro), terzo settore (1 milione) e attività di ristorazione senza somministrazione con preparazione di cibi da asporto, di piadine, di gelateria e pasticceria, catering per eventi (4 milioni).

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