Ravenna, rigassificatore: rogo doloso al cantiere di Punta Marina

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Liquido infiammabile contro la recinzione per appiccare il rogo. Un incendio di poco conto, non fosse per le tracce di gasolio che hanno messo la firma a un atto chiaramente doloso contro uno dei punti sensibili della città: il cantiere del rigassificatore, a Punta Marina. Bersagliato dalle critiche, era stato finora risparmiato da possibili azioni violente. Almeno fino alla tarda serata di sabato. Ora sull’episodio indaga la Digos mentre la Prefettura ha convocato il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, al quale hanno preso parte anche Saipem e Snam, principali aziende coinvolte nel progetto per realizzare l’impianto al largo della costa ravennate.

L’incendio

L’intervento dei vigili del fuoco risale alle 22.30 circa di sabato e ha consentito che il cantiere non subisse alcuna sostanziale compromissione. Tracce di combustibile non hanno lasciato spazio a dubbi sulla matrice dolosa, aprendo possibili scenari circa un’azione mirata del fronte no-gas, che mai prima d’ora a Ravenna si era reso protagonista di azioni simili, per quanto in apparenza solo dimostrative. L’iniziale rapporto del 115 è così finito nei tavoli della Digos, che domenica ha effettuato i primi sopralluoghi.

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