Ravenna, raddoppiate le segnalazioni di rifiuti abbandonanti

RAVENNA -- Sono raddoppiate le segnalazioni di rifiuti abbandonati in strada rispetto al 2019: Hera ne ha registrate 26.588 lo scorso anno, erano poco più di 13mila quattro anni fa. I dati sono stati comunicati dall’azienda durante la commissione consiliare che ha fatto il punto della situazione sul sistema di raccolta di rifiuti porta a porta che ha fatto registrare lo scorso anno dati di raccolta differenziata confortanti (72%). Secondo Hera però le segnalazioni sono figlie di una maggiore sensibilità ambientale e solo una parte si concretizza poi in una presa in carico del rifiuto da parte dell’operatore ecologico incaricato. Limitando lo sguardo agli ultimi due anni anni, hanno visto nel 2021 16.147 segnalazioni che si sono tradotte in 11.860 rifiuti raccolti mentre le 26.588 chiamate del 2022 hanno portato a 13.759 prese in carico.

L’opposizione però non la vede allo stesso modo. Per Alberto Ancarani (FI) la percezione che hanno i cittadini «è quella di un servizio non soddisfacente, è stato creato un disagio ai cittadini con il porta a porta a cui non è corrisposto un miglioramento del servizio». Il consigliere di Forza Italia fa notare anche come il passaggio di pulizia delle foglie cadute a terra sia poco frequente. Anche Renato Esposito (FdI) non è convinto dell’aumento della sensibilizzazione grazie alla raccolta porta a porta: «Tutti i giorni ricevo segnalazioni di rifiuti abbandonati ma la nostra città non è abituata a questo. Come mai i cittadini sarebbero passati da ligi alle regole a “sozzoni”? Hera non se lo chiede, perché il suo obiettivi primario è il profitto». Fratelli d’Italia ha proposto di mettere dei cassonetti dell’indifferenziata in alcuni punti della città. Secondo Alvaro Ancisi (LpRa) i problemi «sono tantissimi e difficili da superare portando ad un servizio di soddisfazione elevato». La sfida per Ancisi comunque «è arrivare al più presto possibile al sistema che premia i comportamenti virtuosi dei cittadini». Tradotto: il pagamento della tariffa rifiuti in base a quanto si conferisce. Un sistema già previsto (ogni bidoncino ha un codice) ma non ancora attivato dal Comune.

Il direttore dei servizi ambientali di Hera, Andrea Bazzi, ammette il problema sulle foglie – «andremo verso una maggiore frequenza della raccolta» – e sulle difficoltà di una differenziata efficiente sui lidi, dove ci sono più utenze turistiche e di non residenti. Sul fronte dei controlli il Comune aumenterà la vigilanza sia con fototrappole sia con agenti accertatori di Hera col compito di controllare il conferimento dei rifiuti. Bazzi ha anche ricordato che per il gestore la raccolta differenziata è più impegnativa rispetto a quella con cassonetti. «Dopo l’avvio della raccolta porta a porta nel centro storico, nel 2023, il territorio sarà pronto all’attivazione della tariffazione puntuale dei rifiuti, probabilmente a quel punto centreremo il nuovo obiettivo di raccolta differenziata, pari al 79%». L’assessore Gianandrea Baroncini ha confermato che «gli studi propedeutici per la tariffazione puntuale inizieranno dopo l’introduzione della raccolta porta a porta in centro. Questo passaggio sarà molto importante perché il sistema di calcolo odierno della Tari ha delle distorsioni pazzesche». .

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