Ravenna, pulizie all’Agenzia delle Entrate «Stipendi arretrati di due mesi»

Ravenna

RAVENNA. Da mesi Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti hanno denunciato a livello nazionale e regionale la critica situazione creatasi nell'ambito dell'appalto del servizio pulizie alle Agenzie delle Entrate dell'Emilia Romagna. L'appalto è stato assegnato al consorzio Manital, affidatario di numerosi appalti soprattutto pubblici in tutta Italia; ad oggi, da quanto risulta, il consorzio e l'azienda capofila Manital Idea si avviano ad affrontare il 31 gennaio prossimo la procedura concorsuale incardinata nel Tribunale di Torino.
Sulla provincia di Ravenna il servizio è stato affidato a Euroservice srl con sede a Palermo.

«Da quasi due anni - rimarcano i sindacati -, malgrado ripetute richieste e segnalazioni alle aziende assegnatarie del servizio, le lavoratrici addette ricevono lo stipendio con grande ritardo e senza certezze di veder retribuito il lavoro svolto. Sul territorio della provincia di Ravenna, Euroservice srl ha pagato a fine dicembre lo stipendio di ottobre».
I dipendenti, proseguono le sigle sindacati sono «per lo più donne, a part-time con stipendi che difficilmente superano i 400 euro netti». «Queste donne - continuano - , come migliaia di loro colleghi sparsi in tutta la penisola, orgogliosamente ogni mattina si recano al lavoro, fanno quindi il loro dovere e hanno diritto di ricevere il loro stipendio».

Così, proseguono le sigle sindacali, «rivendichiamo il pagamento delle mensilità arretrate e la puntualità nei futuri pagamenti. Se così non fosse attiveremo tutte le iniziative opportune, compresa la richiesta di attivazione verso il committente Agenzia delle Entrate della responsabilità in solido. Agenzia delle Entrate che è da tempo ufficialmente informata della situazione, ma che, ad oggi, ha espresso solo formali interessamenti circa la situazione. Ma concretamente non è intervenuta».
Infine un appello all’opinione pubblica, alle istituzioni e all’Agenzia delle Entrate, «per chiedere una volta per tutte di porre fine a questa pessima vicenda», e cacciare il consorzo Manital dall’appalto «il più presto possibile».

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