Ravenna, presidio in piazza per la Cmc - Gallery

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Un miliardo di euro il valore del portafogli lavoro della società, 3.800 i lavoratori coinvolti nei cantieri e un indotto per 15mila piccole e medie imprese: la mobilitazione intorno alla Cmc è ampia e da questa mattina alle 10, in piazza del Popolo, è stata convocata da soci e CdA della cooperativa un’iniziativa di presidio per chiedere il sostegno di Prefettura e Comune.

La crisi di Governo all’orizzonte desta molteplici preoccupazioni intorno al futuro delle trattative per le partnership della Cooperativa muratori e cementisti di Ravenna: un paio di settimane fa era arrivata la notizia del congelamento del tavolo con WeBuild e dell’avvio di un dialogo con Pavimental, società del gruppo Autostrade per l’Italia, mentre per il 20 luglio è in programma al ministero dello Sviluppo economico un incontro richiesto espressamente da Regione e Comune. Insomma, si va verso giorni decisivi ed è comprensibile come i venti di crisi, soffiando su negoziati dai contorni ancora incerti, impensieriscano non poco la Cmc. «Le trattative in corso di definizione, che coinvolgono importanti partner industriali nonché le stesse istituzioni governative, rischiano di concludersi prematuramente a causa dell’inevitabile stallo prodotto da tali circostanze – afferma in una nota il gruppo di via Trieste –. Verrebbe vanificata così un’intensa attività, complessa e molto difficile, in atto da diversi mesi. Si auspica pertanto un rapido superamento della situazione attuale in modo da consentire la composizione finale delle trattative in corso e consentire così la salvaguardia e la prosecuzione delle attività produttive di una delle più grandi cooperative del settore delle costruzioni, presente sul mercato da oltre 121 anni».

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