Ravenna, ponte di Grattacoppa: "Nei cantieri non c'è nessuno"

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Continua a servire un quarto d’ora, sempre che non si trovi il passaggio a livello chiuso, per andare a lavorare in città. In media, tra andata e ritorno, trenta chilometri in più. Per i cittadini delle frazioni attorno al ponte sul Lamone (Torri, Savarna, Grattacoppa, Conventello) sono costretti a passare da Mezzano o da Sant’Alberto, nel primo caso con l’incognita, appunto del passaggio a livello che «all’ora in cui si va a lavorare è sempre chiuso e si formano lunghe file». A parlare è Emily Tassinari, l’organizzatrice delle manifestazioni sul ponte, in prima fila anche martedì in consiglio. Preferisce non parlare di quanto accaduto quel giorno concentrandosi sulla questione principale: «Dicono che finiscono il ponte entro dicembre? Mi farebbe piacere ma non vediamo nessuno al lavoro da settimane... Dopo la manifestazione di metà settembre ci aspettavamo che qualcuno ci venisse a parlare e invece nulla». E’ giudicato insufficiente il provvedimento del Comune di sgravio alla Tari e altre imposte per alcune imprese locali: «Il disagio è accusato non solo dalle aziende ma da tutti i cittadini».

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