Ravenna, ponte di Grattacoppa: i costi lievitano di 700mila euro

Ravenna

RAVENNA - L’infinito cantiere del ponte di Grattacoppa, oltre ad una tempistica che ne ha allungato la possibile apertura a fine maggio, sembra destinato a costerà molto di più rispetto a quanto previsto inizialmente. Nell’ultima variante progettuale, la seconda, il costo richiesto al Comune dall’impresa esecutrice è aumentato di oltre 704mila euro. Il prezzo da pagare per l’opera non sarebbero più quindi i 2,1 milioni da appalto ma arriverebbe a 2,8.

Questo è l’importo che si legge nel documento presentato all’amministrazione lo scorso 23 gennaio a corredo della seconda variazione dei lavori. Palazzo Merlato non si sarebbe ancora pronunciato sul tema: si aspetta che dica la sua il collegio consultivo (un organo che comprende tre persone: un tecnico scelto dall’azienda, uno scelto dal Comune e un presidente nominato dalle due parti) sulla richiesta di variazione. «A differenza di quanto ha detto il sindaco Michele De Pascale all’ultima riunione con i cittadini, è questo collegio che deve decidere»: a parlare è Veronica Verlicchi, capogruppo in consiglio comunale della lista civica La Pigna che da tempo segue la vicenda del ponte.

Secondo la valutazione di Verlicchi, il problema del ponte sarebbe originato da un vizio del progetto iniziale: «Le rampe poggiavano su terreni privati, da quell’errore sono cominciate le variazioni e le problematiche che ci hanno portato sino ad oggi».

L'articolo completo sul Corriere Romagna oggi in edicola

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui