Ravenna, polemiche su 20enne vaccinata. Ma era una volontaria

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Il padre che posta la foto della figlia ventenne che si vaccina, le persone che si indignano sui social network e il caso diventa immediatamente politico. La Pigna, con una nota, raccoglie la rabbia dei social riportandola in un comunicato stampa chiedendo di chiarire l’episodio «anche in virtù del fatto che ad oggi ci sono ancora ravennati ultra 80enni o afflitti da patologie che ancora attendono il proprio turno di vaccinazione Una situazione di estrema gravità se si dovessero appurare episodi di vaccinazioni improprie». La richiesta a sindaco e Ausl era quella di chiarire e la risposta dell’azienda sanitaria non si è fatta attendere.

«La persona in questione – scrive l’Ausl – è inserita in un elenco fornito dalla Protezione Civile ai punti vaccinali dell’Ausl che indica i nominativi dei volontari disponibili a prestare assistenza all’interno delle sedi vaccinali. Fra le categorie inserite nel piano vaccinale, per garantire la massima situazione di sicurezza dal rischio di contagio, sono compresi infatti anche tutti i volontari che operano all’interno dei punti vaccinali, così come per tutto l’altro personale che vi presta opera: medici, infermieri e personale amministrativo addetto alle registrazione. A tutto questo personale viene somministrato il vaccino, qualche settimana prima dell’ingresso in turno, al fine di garantire la copertura vaccinale».

Nel caso segnalato, «l’elenco delle disponibilità fornito dalla Protezione Civile, è antecedente l’entrata in vigore dell’ordinanza del Generale Figliuolo». Ordinanza che prescrive di dare priorità agli anziani. «Per queste ragioni, la persona già in elenco, ha eseguito la vaccinazione, per poter prestare il proprio servizio al centro vaccinale allestito al Pala De Andrè». L’Ausl ricorda infine «che il personale volontario, fornito dalla Protezione Civile, in turno ogni giorno al Pala De André è composto di otto unità, che arriva alle 10, quando si attiva l’estensione serale. Si tratta di addetti di vitale importanza , perché consentono di supportare tutta l’attività di assistenza alle operazioni vaccinali, in termini di accoglienza, misurazione della temperatura, consegna moduli, nonché di aiuto alle persone che richiedono il supporto di ausili, quali seggette, in attesa del proprio turno per la somministrazione del siero. Quanto alle persone ancora in attesa del vaccino, si fa presente che in Ausl Romagna la copertura vaccinale delle persone over 80 è ad oggi di oltre il 77,5%. Un dato molto alto, che va naturalmente rapportato all’approvvigionamento dei vaccini, la cui consegna, come la consigliera sa benissimo, procede ancora a rilento in tutto il Paese».

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