Ravenna, poco sesso dopo l'infortunio: la moglie chiede i danni

Ravenna

Sei richieste di condanne a pene comprese tra l’anno e gli otto mesi, e due assoluzioni. Così il sostituto procuratore Cristina D’Aniello ha concluso ieri la sua requisitoria, nel processo per un infortunio sul lavoro a un impianto di perforazione, verificatosi nell’aprile del 2013. Nell’incidente avvenuto nella piattaforma al largo della costa di Casalborsetti, un lavoratore al primo giorno di servizio nell’impianto aveva riportato lesioni gravissime cadendo nel vuoto dopo essere salito su una rampa metallica per controllare il quadro della pressione. E per via di quelle ferite le ripercussioni si erano manifestate anche nell’ambito della vita coniugale, pure con conseguenze di natura intima. Tant’è che proprio ieri la moglie del lavoratore, costituitasi parte civile con l’avvocato Michele Preziosi di Bologna, ha chiesto una provvisionale di 30mila euro. L’operaio invece è stato già risarcito a suo tempo.

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