Ravenna, "dal 1989 è la nostra gioia": ecco Patata, una gatta di 32 anni

Appollaiata sopra il ramo del suo albero, la vecchia Patata da 32 anni guarda il mondo scorrerle davanti. Un felino da record, che non sembra avere alcuna intenzione di lasciare quella casa al civico 109 di via Canala dove è nata e cresciuta. Michele Baccarini e la moglie Cinzia Rossi hanno un ricordo ben preciso di quando la gatta entrò nella loro vita, perché l’anno successivo sarebbe nato loro figlio oggi 30enne. «In quel periodo i miei genitori – racconta Michele – avevano una gattina che rimase incinta, molto probabilmente di un gatto randagio che era passato nel cortile. Non avevano mai tenuto i cuccioli, ma decisero di tenere la piccola Patata con loro». Senza aver mai visto l’ombra di un veterinario, la gattina è diventata forte e robusta, scorrazzando per la campagna e diventando ben presto la “padrona” di quella casa da cui nessuno osa spostarla, nemmeno i nuovi proprietari dell’immobile, i quali si sono affezionati a quella gattina discreta che vive su un albero e miagola solo quando ha fame. «Quando i miei suoceri sono venuti a mancare – prosegue Cinzia nel racconto – e mia cognata ha deciso di vendere la casa e trasferirsi in un appartamento, ha preferito lasciare Patata nella sua campagna. Abitando noi nella casa vicina, ogni giorno la accudiamo e le diamo da mangiare» e solo in quei momenti la gatta scende con passo da vecchietta, leccandosi i baffi e pronta a giocare nonostante l’età (32 anni per un felino, hanno calcolato Michele e Cinzia, equivalgono all’incirca ai nostri 140 anni). «Quando l’anno scorso è morta sua mamma, anche lei vissuta più di trent’anni, abbiamo temuto che si sarebbe lasciata andare e invece è rimasta tra noi». Bella, massiccia, ma docile e giocherellona, Patata qualche mese fa è stata aggredita da un gatto randagio. «L’abbiamo dovuta portare dal veterinario per essere curata – spiegano i proprietari – ed era la prima volta. Da allora si è un po’ spaventata e non scende più dal suo albero». In famiglia nessuno ha libretti o certificati che possano attestare l’età di Patata – «con gli animali di campagna allora non si usava» – ma in fondo poco importa, perché dal 1989 è la gioia dei Baccarini.

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