Ravenna, 30enne paralizzata dopo l'intervento di ernia al disco: chirurgo a giudizio

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Doveva essere un intervento risolutivo per eliminare un’ernia al disco, probabile causa di un fastidio alla mano che persisteva nonostante un precedente tentativo di cura. Entrata in sala operatoria fiduciosa delle rassicurazioni fatte dal medico al quale si era rivolta, ne è uscita totalmente paralizzata, per sempre, a soli 30 anni. Il dramma di Chiara, interior designer originaria della provincia di Arezzo e classe 1986, è quello di una vita rovinata da un’operazione chirurgica considerata di routine, che le ha tolto tutto: la libertà di muoversi, il lavoro, il fidanzato e la voglia di vivere. Di questo è chiamato a rispondere il neurochirurgo che il 17 giugno del 2016 eseguì l’intervento alla clinica faentina San Pier Damiano Hospital; lo specialista, 66enne residente nel Bolognese, è ora accusato di lesioni gravissime in un processo che ieri mattina ha portato in tribunale a Ravenna i testi chiamati a deporre dal sostituto procuratore Stefano Stargiotti, e che affianca una causa civile parallela che in astratto potrebbe chiudersi con un risarcimento milionario.

 

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