Ravenna, operaio morto alla Marcegaglia: tre manager verso il processo

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Dei sette indagati iniziali, in tre si avvicinano a un probabile processo. Per i restanti quattro la Procura chiederà l’archiviazione. E’ quel che si evince con la chiusura delle indagini per la morte di Bujar Hysa, il facchino 63enne che perse la vita la mattina del 15 luglio 2021 mentre lavorava alla Marcegaglia, schiacciato da un coil in fase di movimentazione all’interno di un deposito.

Inizialmente indagati nell’ambito del fascicolo aperto per omicidio colposo, hanno ricevuto in questi giorni l’avviso che porta la firma del procuratore capo Daniele Barberini, nel quale si dà atto dell’esito dell’accertamento tecnico ingegneristico affidato all’ingegner Massimo Rizzati e dei riscontri effettuati dalla Medicina del Lavoro. Verifiche che escludono la corresponsabilità di quattro persone (assistite dagli avvocati Ermanno Cicognani e Samuele De Luca, Carlo Nannini ed Elena Zanni), lasciando intendere parallelamente l’intenzione di portare a giudizio due manager dello stabilimento di via Baiona (difesi dai legali Sergio Genovesi e Carlo Nannini) e il presidente di Cofari (assistito dall’avvocato Danilo Manfredi), la cooperativa di facchini di cui Hysa era anche socio.

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