Un omaggio in musica e non solo per Mario Salvagiani a un anno dalla scomparsa. Protagonista da dietro le quinte della crescita di Ravenna nell’ambito dello spettacolo dal vivo, è “ritornato” al Teatro Alighieri – con la nuova illuminazione della facciata del Teatro e una targa alla memoria dedicata dal Comune e dal Festival. Entrambe sono state svelate oggi nel corso di una giornata dedicata al luogo di cultura – ora chiuso al pubblico per le norme in vigore per arginare la diffusione del coronavirus – la cui riapertura nel ’67 è fra le lungimiranti imprese di cui Salvagiani fu artefice, accanto al recupero della Rocca Brancaleone, la nascita di Ravenna Teatro e della Cherubini, il concepimento di Ravenna Festival e della sua architettura istituzionale, la Fondazione Ravenna Manifestazioni, espressione “corale” della città che ha tanto amato e che lo ricorda con riconoscenza. Nella stessa occasione il prefetto di Ravenna Enrico Caterino ha anche presentato il restauro della meridiana e della lapide dedicata ai Caduti sminatori che si affacciano su piazza Garibaldi e, a seguire, il sindaco di Ravenna Michele De Pascale ha svelato il busto di Dante collocato nel foyer del Teatro. Al termine di un momento musicale a porte chiuse, parte del calendario di prove di Riccardo Muti con l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini su “Le sette parole di Cristo in croce” di Haydn, cui hanno assistito i famigliari dell’avvocato, è stato inaugurato il nuovo progetto di illuminazione donato dall’azienda Quick Lighting.
La nuova illuminazione del teatro Alighieri La nuova illuminazione del teatro Alighieri Il busto di Dante Il maestro Riccardo Muti durante le prove con l’orchestra Un momento del concerto La targa in ricordo di Salvagiani Il concerto al teatro Alighieri Un momento del concerto