Ravenna, nuovi casi di Covid ancora in crescita e aumentano i decessi

RAVENNA Gli effetti dell’ondata del virus iniziata circa un mese fa con un aumento molto forte dei casi comincia a farsi vedere sul numero dei decessi, come era purtroppo prevedibile: l’andamento delle ondate di Covid ormai seguono uno schema piuttosto consueto che vede prima un aumento esponenziale dei contagi, seguito da una crescita dei ricoveri e poi da quello dei decessi. La scorsa settimana, secondo il bollettino dell’Ausl Romagna aggiornato a sabato scorso, sono morte nel Ravennate 29 persone contro i 12 decessi della settimana precedente. Tra lunedì e ieri sono però già morte altre 14 persone, 6 comunicate nella sola giornata di ieri, quando sono stati registrati altri 1.623 casi (su 3.253 tamponi, con un tasso di positività del 50%).

Proprio sul fronte dei casi giornalieri arrivano notizie non proprio positive: a Ravenna la curva del contagio non sembra volere imboccare la strada della discesa, anche se è terminata la fiammata che aveva portato la città, nell’arco di 14 giorni, da meno di 2mila casi a settimana a oltre 11mila. Ora l’andamento evidenzia come la provincia sia in questo momento nel cosiddetto “plateau” ma il numero dei positività continuano a salire, seppur in maniera molto più lenta. La settimana scorsa sono stati rilevati 12.435 nuovi contagi, quella precedente si era a quota 11.958. Ravenna è la provincia con il maggior numero di contagi rilevati in Romagna. Le classi in quarantena in provincia sono 222, come scriviamo in un altro servizio a pagina 5, di cui la maggior parte (88) alle elementari. Sono quasi 4mila i ragazzi in età scolare in cui sono state riscontrate positività. I casi attivi – cioè i pazienti attualmente positivi – in provincia di Ravenna, a sabato scorso, erano 15.202, un numero di persone che equivale a quelle che abitano in un comune come Bagnacavallo.

Tuttavia, ricorda l’azienda sanitaria, i dati evidenziano come «i non vaccinati hanno un rischio di infettarsi che va da 1,3 volte in più rispetto ai vaccinati da più di 5 mesi, a 1,8 volte maggiore rispetto ai vaccinati entro 5 mesi, fino ad arrivare a 2,6 maggiore quando confrontati con i vaccinati che hanno ricevuto la dose booster». Se si guardano i rivoceri, i non vaccinati hanno 30,2 volte in più di possibilità di finire in ospedale rispetto a chi ha ricevuto la dose booster. Sono 174.669 i ravennati che hanno completato il ciclo vaccinale, terza dose inclusa, e che quindi possono usufruire sia dell’autotesting in caso di contatto stretto con un positivo sia dell’autosorveglianza. Diminuisce il numero di sanitari sospesi perché non vaccinato: sono 68, una ventina in meno rispetto a un mese fa.

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