Il museo Classis sarà sede per la celebrazione di matrimoni e unioni civili. Si aggiunge così una nuova possibilità per chi sceglie di recarsi in uno degli edifici storici messi a disposizione dal Comune, in aggiunta alla Residenza municipale di piazza del Popolo. Classis potrebbe non essere l’ultima; rimane la volontà di aggiungere alla lista, quando saranno avviati i lavori di riqualificazione, anche Palazzo Grossi di Castiglione. La novità di Classis è frutto di un accordo siglato dalla fondazione RavennAntica e il Comune che permette di individuare due spazi di nuovo allestimento all’interno del museo per le celebrazioni dei matrimoni e unioni civili. Il costo si allinea con alcune sedi già individuate e prevede 450 euro per i giorni feriali e 600 per quelli festivi. L’idea di adibire spazi di un museo ad ospitare cerimonie nuziali non è nuova: sono già a disposizione delle coppie il museo Tamo di via Rondinelli, il più richiesto del 2022 con 9 cerimonie (350 euro); segue il Museo d’Arte della città che offre la Loggetta al primo piano nel periodo dal Primo maggio al 31 ottobre, (732 euro per i giorni festivi, 610 per i giorni feriali). Fuori città piace il museo Natura di Sant’Alberto con 5 cerimonie nel 2022; a fine luglio 2023 erano già 5 i riti effettuati (150 euro). Tornando in città di sicuro effetto Palazzo Rasponi nella sala del piano nobile, dove sarà anche possibile organizzare il banchetto nuziale (600 euro). Infine la biblioteca Classense apre la sala Muratori che quest’anno è già stata scelta da 5 coppie (488 euro giorni feriali, 610 festivi) e la Sala Dantesca non ancora utilizzata nel 2023 (610 euro feriali e 732 euro festivi). Palazzo Merlato rimane la location più apprezzata e la più accessibile: già 177 i “sì”. Il costo a carico degli sposi è di 20 euro per i residenti, 50 per i non residenti i giorni feriali e di 150 euro sabato pomeriggio, la domenica e festivi.

Ravenna, nozze al museo: sposarsi al Classis costa dai 450 ai 600 euro
