Ravenna, niente aumenti: ispettori del lavoro verso lo sciopero

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Erano presenti al completo al presidio che si è svolto oggi alle 10 di fronte alla sede, i dipendenti dell’Ispettorato del lavoro, sostenuti dai rappresentati locali delle varie sigle sindacali. Una protesta che non si esaurisce qui, ma che proseguirà nei prossimi giorni, con un’ora di assemblea tutte le mattine della settimana, e che avrà il suo culmine il 4 marzo, con uno sciopero a livello nazionale. Dall’autunno scorso ai lavoratori dell’Ispettorato del lavoro sono state assegnate maggiori competenze tra cui la vigilanza sulla sicurezza, che prima era prerogativa delle Asl, ma allo stesso tempo al personale non verranno però riconosciuti gli aumenti – da 1.500 a 2.500 euro lordi annui – che sulla base del nuovo contratto delle funzioni centrali andranno ai dipendenti dei ministeri.

Come spiega il segretario generale della Cisl Funzione Pubblica Romagna, Mario Cozza, «riteniamo di dover attuare una serie di azioni lotta con l’obiettivo di riparare alla gravissima e inaudita esclusione e reintegrare in modo immediato il personale dell’Inl e di Anpal nell’armonizzazione. Siamo stufi della logica del costo zero e non ci accontentiamo di promesse o impegni, pretendendo di ricevere importi a partire da quando è previsto per i colleghi del Ministero»

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