Ravenna, nell'auto parcheggiata il deposito di cocaina: 266 dosi nel tachigrafo

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Avevano nascosto oltre un etto e mezzo di cocaina, già suddivisa in 266 dosi, nel tachigrafo di una Citroen C3 lasciata da giorni in sosta in un parcheggio di Madonna dell’Albero, ma l’appostamento degli uomini della Squadra mobile della Questura di Ravenna, intervenuti in seguito a una segnalazione, li ha colti in flagrante facendo in seguito scattare l’arresto per detenzione di sostanze stupefacenti. Protagonisti della vicenda sono due cittadini di origine tunisina di 29 e 32 anni con diversi precedenti per droga, Ghani Houssem e Nasri Bilel. Intorno alle 16 di martedì scorso gli agenti appostati li hanno notati arrivare nel parcheggio a bordo di una Volkswagen polo: quando uno dei due è uscito per entrare nella Citroen ed è stato visto armeggiare dietro il volante per tornare nell’altra vettura e ripartire dopo pochi secondi, gli agenti hanno avuto pochi dubbi. La coppia di magrebini è stata poi seguita dalla polizia giudiziaria fino a che non è scesa dalla Volkswagen in via Dismano. È a questo punto che uno dei due ha prontamente ingoiato un involucro di cellophane di colore bianco per farlo sparire, mentre poco dopo, nel parcheggio di Madonna dell’Albero, la Citroen veniva smontata per portare alla luce 151,7 grammi di cocaina, frazionata in 266 dosi di vario peso, dai 2,2 ai 5,4 grammi. La droga, contenuta in un sacchetto di stoffa nera, era stata ben occultata in un vano nascosto dietro il tachigrafo sul cruscotto della vettura. Nel corso delle successive perquisizioni nelle abitazioni di entrambi non sono state rintracciate sostanze stupefacenti, mentre 0,4 grammi di marijuana erano conservati in un involucro di stagnola vicino al cambio della Volkswagen e 1,7 grammi di erba si trovavano addosso a uno dei due, all’interno di un pacchetto di sigarette aperto. L’altro, invece, aveva con se 610 euro in banconote da 50 e 20. Tutto materiale sottoposto a sequestro. I due arrestati, tutelati dall’avvocato Francesco Furnari, sono stati portati giovedì mattina davanti al gip Janos Barlotti, dove hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio. Ieri mattina è arrivata la convalida del giudice, che ha inoltre disposto per entrambi la misura cautelare degli arresti domiciliari, mentre il sostituto procuratore Marilù Gattelli aveva chiesto che per i due fosse applicata la misura della custodia in carcere. Da parte dell’avvocato difensore era invece arrivata in via principale l’istanza di rigetto dell’applicazione di misura cautelare nei confronti del 32enne, mentre per il 29enne aveva richiesto i domiciliari.

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