Ravenna, mostra-omaggio a Tina Modotti

Archivio

«Una delle più importanti fotografe del Novecento». Questa è Tina Modotti, protagonista della mostra allestita a partire dal 17 dicembre a palazzo Rasponi 2 a Ravenna, nelle parole della curatrice, Silvia Camporesi. Una vita complessa e controversa, breve e oltremodo ricca, della quale solo sette anni sono stati dedicati alla fotografia, dal 1923 al 1929. Il risultato è un patrimonio di circa 230 scatti, che racchiudono tutta la forza innovativa e l’intensità artistica e politica di Tina Modotti.

“Tina Modotti. L’umano fervore”, a cura di Silvia Campresi e del Comitato Tina Modotti, rende conto dell’intero percorso di Modotti come fotografa, dai primi scatti del 1924, le celebri “Calle”, ai ritratti dell’umanità umile e straziante degli ultimi lavori. Nel mezzo, il sodalizio artistico e sentimentale con Edward Weston, da cui Modotti trarrà un’attitudine documentaristica e diretta: «Una fotografia – spiega Camporesi – che sottolinea la bellezza del reale attraverso la sua nitidezza. Una visione diretta, vicina al soggetto, un’immagine assoluta, plastica».

E il rapporto artistico e politico con i protagonisti dell’arte messicana, da Rivera a Siqueiros: «Tina Modotti era stata invitata dal governo messicano – spiega Marì Domini, presidente del comitato – a raccontare l’impegno dello stato nel migliorare le condizioni di vita del popolo e visitò una fattoria per la produzione del mais». Da questa esperienza si genera una svolta nell’opera della fotografa, che la avvicina a temi sociali e politici e inserisce nelle sue fotografie un’umanità umile, affaticata, in lotta.

In occasione dell’inaugurazione della mostra, il 17 dicembre alle 17.30, Elena Bucci sarà protagonista di un reading su una selezione di scritti di e su Tina Modotti. Sabato 18 alle 17, invece, Silvia Campresi terrà, alla sala D’Attorre di Casa Melandri, la lectio magistralis “Tina Modotti. L’umano fervore”, con la partecipazione di Marì Domini.

«Siamo molto felici di poter annunciare questo appuntamento di altissimo rilievo», ha sottolineato l’assessore alla cultura del comune di Ravenna, Fabio Sbaraglia: «Esponiamo una selezione di opere particolarmente significative, che riescono a restituire tutta la complessità artistica e intellettuale di Tina Modotti. La mostra si inserisce all’interno del progetto “Camera work”, che porta avanti un’indagine sulla fotografia d’autore».

La mostra sarà visitabile a ingresso gratuito fino al 20 febbraio, dal martedì alla domenica ore 10-13 e 15-19.

Newsletter

Iscriviti e ricevi le notizie del giorno prima di chiunque altro Clicca qui