Ravenna, morto dopo avere abbandonato l'ospedale

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Non ce l’ha fatta Giuseppe Zagame, il 67enne di Carraie che lo scorso 18 novembre si era allontanato dall’ospedale di Ravenna e, disorientato, si aveva passato due notti al gelo, prima di essere ritrovato. L’uomo, soccorso e ricoverato in condizioni precarie, si è spento mercoledì. A darne notizia sono stati i familiari, ringraziando «tutti quelli che hanno aiutato il figlio Massimo a cercare suo papà, dalle Forze dell’Ordine a tutti i volontari impegnati in quei giorni».

Il ritrovamento

Zagame, conosciuto come “Pippo” nella località del Forese, era stato individuato in un fossato all’altezza dello svincolo di viale Randi, infreddolito e confuso. Ad accorgersi della presenza dell’anziano era stato un volontario Mistral. Erano state ore di grande apprensione; il 67enne era scomparso venerdì pomeriggio dall’ospedale in cui era arrivato in ambulanza dopo che i familiari avevano allertato il 118. L’uomo era infatti in stato confusionale ma nessuno di loro lo poteva accompagnare in pronto soccorso perché influenzati. Alle 15.40 era arrivata però la telefonata dall’ospedale: l’anziano era scomparso. Nella serata di venerdì era stato avvistato nei pressi della Comet: indossava ai piedi un paio di Crocs, in testa un berretto invernale; il giubbotto lo aveva lasciato nella sala d’aspetto del pronto soccorso. L’uomo aveva passato due giorni fuori, vagando in quelle zone e subendo anche la pioggia che sabato era caduta copiosa su tutto il territorio. Per cercarlo la prefettura aveva coordinato un tavolo impiegando circa una cinquantina di agenti della polizia di Stato, aiutati anche da svariate pattuglie della polizia locale, carabinieri e vigili del fuoco, utilizzando elicottero e droni con termocamera. Corposa anche la squadra di volontari impegnati nel passare al setaccio la zona.

L’annuncio della morte

Pur ritrovato vivo, le condizioni del 67enne erano comunque critiche. Lo fa sapere la famiglia, annunciando la dolorosa notizia: «Nonostante siano passate due settimane dal ritrovamento del nostro caro Giuseppe Zagame detto Pippo (...) il figlio Massimo distrutto dal dolore comunica l’avvenuta morte del caro padre nel pomeriggio. Le condizioni avverse che ha patito in quei tre giorni e due notti al freddo e al ghiaccio hanno causato una forte infiammazione in tutti gli organi interni fino a provocarne la morte».

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