Ravenna, morte Alfa Garavini. Manù Benelli: "Un riferimento"

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«Ciao Alfa, il destino mi ha concesso di vederti pochi giorni fa, ma quello che sei stata nella mia vita e nella vita di tantissime di noi, non potrà mai essere dimenticato. Il tuo solco, la strada da percorrere ce l’hai indicata tu. Buon viaggio Alfa, mi mancherai». Manù Benelli, regista e icona della Teodora, saluta così Alfa Garavini,la signora della pallavolo femminile ravennate morta sabato a 97 anni e di cui si oggi si svolgeranno i funerali. E si augura che la città le renda omaggio come merita. «E’ la notizia che non avremmo mai voluto sentire – afferma Manù – però purtroppo l’ultimo ricovero ci aveva molto preoccupato. Alfa la sua vita l’ha vissuta sempre in mezzo alle sue ragazze e alla sua famiglia, mi dispiace tantissimo era un punto di riferimento per tutti. Per me è stata sicuramente un punto cardine della mia vita, una persona sempre presente. Le ho dedicato un capitolo anche nel mio libro, è stata una figura importante, ho sempre sentito la sua stima, il suo interesse nei miei confronti sia quando giocavo che nelle vesti di allenatrice. La prima cosa che ho pensato quando ho saputo la brutta notizia è stato “Spero che Ravenna sappia riconoscerle il valore e tutto quello che ha fatto per il movimento pallavolistico”. Non dimentichiamo che era una donna che ha lottato in un mondo abbastanza maschilista, ha faticato il doppio degli altri, ma è sempre stata tenace. Il suo era amore per la pallavolo ma soprattutto per le giovani generazioni, era una prof di ginnastica che considerava lo sport un valore fondamentale per la crescita delle ragazze». S.ferr.

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