Ravenna, “Molducci ucciso da figlio e colf”: la Procura chiede il rinvio a giudizio del 40enne di Castrocaro

C’è il movente: un patrimonio milionario da ereditare e il rischio di non vedere nemmeno un centesimo. C’è l’arma del delitto: i farmaci, uniti a uno stato di salute precario. Sullo sfondo, c’è anche il giallo dei sospetti che avevano portato la vittima a rivolgersi a un investigatore privato, senza tuttavia vivere abbastanza per conoscerne le scoperte. Era il 28 maggio del 2021 quando Danilo Molducci, medico di base in pensione, è morto all’età di 67 anni. Si trovava nella sua casa/studio di via Violaro 6, a Campiano, paesino del forese nel quale aveva esercitato fino a una decina di anni prima. Con lui, c’era la colf che lo assisteva nell’ultimo periodo. Per la Procura si tratta di omicidio. E ci sono tutti gli elementi per portare a processo i presunti assassini, il figlio, Stefano Molducci, 40enne di Castrocaro, ex segretario del Pd locale, e la stessa badante, la 52enne Elena Vasi Susma. Nei confronti di entrambi è stata notificata ora la richiesta di rinvio a giudizio. Stando al capo d’accusa, il 40enne avrebbe coinvolto la collaboratrice domestica per uccidere il padre.

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