Ravenna, minorenne in tribunale: «Abusata dal fidanzato di mamma»

Ravenna

RAVENNA. Le prime confidenze le avrebbe fatte a un’amica e al fidanzatino, ai quali avrebbe raccontato di presunte attenzioni ricevute a più riprese dal compagno della madre, con effusioni sconfinate ben oltre il perimetro del semplice affetto. Quelle stesse accuse le ha ribadite venerdì in tribunale, e ancor prima a scuola; quando lo scorso settembre ha iniziato il primo anno di superiori, ha chiesto un incontro con lo psicologo messo a disposizione dall’istituto. Sulla base di quella denuncia un 39enne dell’Est Europa è in carcere da dicembre con l’accusa di violenza sessuale aggravata, come disposto dall’ordine di custodia cautelare chiesto dal sostituto procuratore Angela Scorza. Invece venerdì scorso la ragazzina è stata sentita con incidente probatorio (quindi in presenza anche dei difensori dell’uomo, gli avvocati Silvia Brandolini e Patrizia Marchi) davanti al giudice per le indagini preliminari Janos Barlotti.

Le prime “attenzioni” in vacanza

Secondo la denuncia dell’adolescente, i primi abusi si sarebbero verificati nel 2016. All’epoca lei non aveva nemmeno 14 anni e aveva appena conosciuto il nuovo compagno della madre, che da lì a poco sarebbe diventato anche il convivente. Erano in vacanza all’ estero e durante il soggiorno quell’uomo, pressoché sconosciuto, si sarebbe spinto in approcci di natura intima. Poi più nulla. Con la nascita di una sorellina erano andati a vivere tutti nell’appartamento in cui già abitavano i familiari del 39enne. Qui, nel maggio dell’anno scorso, sarebbero ripresi gli approcci, in circostanze che la ragazzina è riuscita a descrivere: mentre lei dormiva in salotto con la madre dell’uomo, lui si sarebbe avvicinato di notte senza che nessuno si accorgesse di nulla.

Contattati i Servizi sociali

Con la denuncia partita dopo l’ascolto del servizio psicologico tra le mura scolastiche sono stati informati anche i Servizi sociali, presenti all’incidente probatorio con l’avvocato Christian Biserni nell’udienza che si è chiusa nell’aula protetta del tribunale. Saranno ora gli atti già raccolti nel fascicolo e le ulteriori indagini coordinate dalla Procura a scandire i tempi verso la conclusione delle indagini preliminari, per fare luce sulla vicenda.

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