Ravenna, medico "no mask" non si vaccina. Sospeso, attacca Ordine e Ausl

Ravenna

RAVENNA Luca Graziani, il medico di Mezzano noto per aver visitato i pazienti senza mascherina, è stato sospeso dall’Ordine. Si tratta di un provvedimento in linea con quanto previsto dall’ultimo decreto legge entrato in vigore che sposta dall’Ausl agli Ordini professionali l’onere della sospensione dei sanitari non vaccinati. Ma il dottor Graziani ha esposto fuori dal proprio studio di Mezzano il proprio disappunto. «Il vostro medico è stato sospeso perché non si è voluto inoculare un siero genico che non ha ancora finito la sperimentazione», è l’incipit del messaggio che sposa molte tesi di quello che viene definito movimento “no-vax” e che vengono respinte da gran parte del resto della comunità scientifica. «Sono invece stato vaccinato da madre natura (che è molto più saggia ed efficace di questi sieri sperimentali) perché ho avuto la malattia, quindi in maniera duratura se non permanente».

Secondo il medico di Mezzano, in altre parole, sarebbe sufficiente aver contratto la malattia per essere immunizzati. Mentre le ultime direttive del Ministero della Salute, al contrario, suggeriscono una dose di richiamo a quattro mesi dalla guarigione. Una tesi che non convince il dottor Graziani che ritiene anzi pericoloso iniettarsi il vaccino dopo aver avuto il covid. Poi l’attacco al coronavirus: «In poche parole a quelli che hanno deciso la mia sospensione non importa un fico secco se crepo». L’Ordine dei medici, scrive ancora il dottore, «di sanitario non ha più nulla ma è un ente sussidiario dello Stato e ha deciso così».


Il presidente dell’Ordine di Ravenna, Stefano Falcinelli, contattato per una replica taglia corto: «Non intendo replicare a quanto scrive Graziani. Ognuno si prende la responsabilità di quanto afferma». Resta il problema degli assistiti di Graziani, che ha uno studio a Mezzano e uno a Ravenna: secondo quanto scrive lo stesso dottore alla fine del messaggio «si è parlato di un sostituto solo per Mezzano, non per Ravenna». Su questo fronte è possibile che dall’Ausl arrivi qualche novità a breve per dare una risposta ai pazienti rimasti al momento senza medico di base.

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