Ravenna, marche da bollo rubate in questura: "Colpa della cocaina"

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E’ stato condannato a una pena di 2 anni e 6 mesi l’ex dipendente amministrativo della Questura di Ravenna (attualmente trasferito in un’altra sede) accusato di peculato per aver riciclato illecitamente marche da bollo nel corso della sua attività lavorativa, sottraendo così allo Stato una cifra di circa 29mila euro, che aveva tenuto per sé. Il collegio penale presieduto dalla giudice Cecilia Calandra (a latere i giudici Andrea Chibelli e Antonella Guidomei) lo ha ritenuto colpevole dopo che, a conclusione della fase istruttoria, l’uomo aveva rilasciato dichiarazioni spontanee ammettendo pienamente le proprie responsabilità, come peraltro già fatto nel corso di un interrogatorio nell’aprile del 2019. L’uomo, 47 anni, ha quindi parlato senza filtri del proprio abuso di droghe, «in particolare la cocaina», che lo ha fatto precipitare sempre di più in una spirale di dipendenza che è combaciata con il progressivo accumulo di un debito superiore ai 20mila euro. E così, «dal 2016 ho iniziato a utilizzare la mia funzione lavorativa per fare fronte ai debiti».

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