La Stagione dei teatri prosegue il cartellone con “Il soccombente”, in scena al teatro Alighieri questa sera e domani alle ore 21. Tratto da un testo di Thomas Bernhard, “Il soccombente” vede impegnata la compagnia Lombardi-Tiezzi in una coproduzione con la Fondazione Campania Festival, il Campania teatro festival e l’Associazione Teatrale Pistoiese. In scena, per la regia di Federico Tiezzi, Sandro Lombardi, Martino D’Amico e Francesca Gabucci.
«La vicenda – si legge nella scheda artistica curata dalla compagnia – si svolge a Salisburgo, quando tre promettenti pianisti decidono di seguire il corso di Vladimir Horowitz. Uno di questi giovani ̀è Glenn Gould, virtuoso inarrivabile del pianoforte. Ed è proprio la schiacciante superiorità di Gould a segnare la vita di un altro dei giovani, Wertheimer. Annientato dalla magistrale esecuzione delle Variazioni Goldberg di Bach, fatta da Gould, il giovane soccombe alla consapevolezza che non potrà mai eguagliare il talento dell’amico».
L’incontro fra due pianisti di talento e il genio di Glenn Gould è l’asse portante di un racconto di odio e amore, di disperazione e intensa passione.
«Questo romanzo-monologo, insieme severo e sferzante – scrive Federico Tiezzi – che Ruggero Cappuccio ha sfrondato dell’onnipresente invettiva antiaustriaca per sottolineare temi più universali quali le dinamiche contorte dei rapporti familiari e d’amicizia, si arrovella sul mistero del fallimento individuale e della disumanità dell’arte; e insieme racconta lo strazio dell’impossibilità di stabilire reali rapporti affettivi con i propri simili. In scena una piramide (ispirata alla tomba canoviana di Maria Cristina d’Austria a Vienna), contiene, totem mostruoso, un pianoforte Steinway, fonte di elevazione spirituale nell’arte e di disastri rovinosi nelle vite personali».
Il romanzo di Bernhard e lo spettacolo di Tiezzi si interrogano sul concetto di responsabilità: quanto ciascuno di noi è responsabile dei propri successi e dei propri fallimenti? Quanto siamo responsabili della nostra infelicità?
“Il soccombente” è il primo capitolo di un’ideale trilogia sulle arti che Bernhard scrisse tra il 1983 e il 1985, una riflessione sul mistero della musica e della genialità̀. Seguirono “A colpi d’ascia” nel 1984, incentrato sull’arte drammatica, e “Antichi maestri” nel 1985, dedicato alla pittura.
La compagnia incontrerà il pubblico giovedì 2 marzo alle 18 nella sede della Fondazione Sabe per l’arte, in via Pascoli 31, in dialogo con Rosalba Ruggeri. Lo spettacolo partecipa al progetto “In viaggio verso il teatro”, che nelle serate di mercoledì 1 e giovedì 2 marzo porterà abbonate e abbonati a teatro percorrendo le circoscrizioni Nord e Sud del comune di Ravenna e quello di Alfonsine. A bordo un esperto racconterà aneddoti legati allo spettacolo.
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