Ravenna: lo sport giovanile riparte en plein air

Ravenna

Tanta incertezza avvolge il mondo dello sport giovanile, come la scuola atteso alla difficile prova delle riaperture delle attività in presenza. Se il sistema terrà l’urto, anche le società sportive e palestre garantiranno corsi e allenamenti in maniera continuativa. A preoccupare sono le palestre scolastiche che più di un preside vorrebbe chiuse fino all’avvio dell’anno, il 14 settembre.

Pallavolo

Dagli uffici dell’Olimpia Teodora il direttore generale Giorgio Bottaro assicura il rispetto delle regole imposte per il campionato di A2 così come quelle adottate per garantire la pratica di base. «Abbiamo individuato al nostro interno un Covid manager. Le Under 19 hanno cominciato ieri al pala Costa, mentre per le Under 17 gli allenamenti sono partiti all’aperto, al bagno Nariz di Punta Marina. La sanificazione comprende il campo, le docce e la palla. Siamo una grande famiglia e dobbiamo cercare di non portare in casa il male, con buon senso e intelligenza fuori dalla palestra. Al momento non sappiamo se avremo prima dell’apertura della scuola le palestre della Don Minzoni, della Ricci Muratori e di Lido Adriano».

Le ragazze Under 13 inizieranno gli allenamenti il 31 agosto all’aperto all’ex ippodromo, mentre la Porto Robur Costa ha deciso di aspettare settembre, con ogni probabilità il 7, per l’avvio degli allenamenti all’aperto nelle prime settimane; stesso discorso per il centro di avviamento allo sport, cas, dai 6 agli 11 anni e per il Volley S3.

Pallacanestro

Federico Vecchi, responsabile del settore giovanile del Basket Ravenna assicura che i gruppi di eccellenza Under 16 e 18 riprendono gli allenamenti questa settimana, mentre per il mini basket la prossima con gli Open day. «In questi giorni uscirà il nostro materiale informativo, io mi occuperò dei nati fra il 2009 e il 2019, Michela Franchetti dal 2010 al 2016. Faremo attività all’aria aperta, non sarà possibile avere più di 16 allievi in palestra, così utilizzeremo più sedi. Senza utilizzo degli spogliatoi, ciascuno entrerà con la mascherina e con la propria bottiglia d’acqua, ma senza genitori».

Karate

Giulio Bazzocchi della Yara dojo, scuola di Karate, sa che gli allievi dovranno attendere l’apertura delle scuole. «Abbiamo le linee guida della federazione, i protocolli di sicurezza del Comune, noi aspettiamo di capire meglio come muoverci con tutte le precauzioni. Ci stiamo organizzando su due palestre scolastiche, offriremo orari più ampi, ogni atleta deve avere 8 metri quadrati a disposizione. Ma sono fiducioso, è ora di tornare in palestra, il Karate non è solo sport, ma insegna a vivere».

Niente didattica nelle palestre

Sul tema palestre infine si cerca la mediazione per riprendere il prima possibile. «Stiamo lavorando – spiega l’assessore allo sport Fagnani – perché l’avvio delle attività avvenga pur nel rispetto delle regole sanitarie; abbiamo ridotto alle società le tariffe delle palestre del 40%, e si allontana l’ipotesi assurda di usarle per la didattica, un’eventualità scongiurata in accordo con Anci nazionale.

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