Faenza: "I vandalismi delle baby gang? E' ora che le famiglie paghino i danni"

Faenza

«Per contrastare il fenomeno delle baby gang e degli atti vandalici commessi da minorenni, nel caso gli autori venissero identificati, i sindaci devono rivalersi direttamente sui responsabili oppure sulle famiglie qualora non abbiano ancora raggiunto la maggiore età, chiedendo un risarcimento danni». Una presa di posizione forte quella emersa nel corso del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica tenuto ieri mattina in Prefettura. Il riferimento va agli ultimi episodi, verificatisi a Faenza, dove un gruppo di 15 ragazzini tra i 13 e i 17 anni è finito nei guai per una serie di scorribande che andava avanti da tempo ai danni di bar e clienti. Ma anche alle recenti segnalazioni di atti vandalici compiuti ai danni di alcuni stabilimenti balneari della Riviera ravennate. La sollecitazione ai sindaci (qualora il patrimonio danneggiato appartenga alla pubblica amministrazione) e ai privati, arriva direttamente dal prefetto Enrico Caterino.

Alleanze fra stabilimenti

Non solo. L’appello per contrastare il fenomeno dei danneggiamenti è rivolto agli stabilimenti balneari e alle associazioni di categoria. «Serve un maggiore coinvolgimento – insiste Caterino –. Le forze dell’ordine non possono essere ovunque. È necessario unire le forze servendosi anche degli istituti di vigilanza privata per cercare di aumentare la sorveglianza in particolari fasce orarie e in località più critiche». L’esempio torna ai lidi: «Di recente è capitato in più circostanze che terminato un dato evento l’afflusso degli avventori si sia spostato verso stabilimenti vicini, che sono divenuti una valvola di sfogo. Occorre maggiore sinergia e accordi tra titolari, proprio per incrementare il controllo ed evitare questi problemi».

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