Ravenna, le richieste del Jova Beach Party sulla viabilità

RAVENNA – Non sarà facile trovare la quadratura del cerchio riguardo alla logistica relativa al Jova Beach Party in programma l’8 e il 9 luglio a Marina di Ravenna. Prova ne sia il fatto che dal 15 novembre, data in cui si mise nero su bianco l’intenzione degli organizzatori di mettere in piedi l’evento nella spiaggia del paese, non sia stato ancora firmato l’accordo di compartecipazione con il Comune. «Molto strano – dice il consigliere di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi – perché si tratta di un atto nel quale si fissano, tra le altre cose, le spese, i servizi e i benefici concessi dall’amministrazione».

Lo stesso Ancisi ha riassunto quanto richiesto dall’organizzazione nella lettera inviata in autunno. Piazzale della Marina, il parcheggio tra Marinara e la diga foranea, sarà il quartier generale dell’evento: dal 4 al 12 luglio sarà ad accesso vietato, così come la diga. Vero, infatti, che il paty copre due giorni ma ne servono almeno nove tra allestimento e smontaggio del palco. Dovrà essere costruita anche una rampa in terriccio per permettere ai mezzi di soccorso, agli addetti ai lavori e agli spettatori (se ne attendono 80mila in due giorni) di superare il muretto che separa la spiaggia dalla zona della diga.

Per il paese, però, i giorni più impegnativi saranno l’8 e il 9 luglio, quelli del concerto. La richiesta dell’organizzazione è molto pesante: si chiede di valutare di utilizzare una corsia di via Trieste come parcheggio – che a quel punto sarebbe inevitabilmente a senso unico – e di pedonalizzare via IV Novembre e viale delle Nazioni, oltre a piazza Mazzini. Non è specificato quale tratto delle due strade dovrebbe essere pedonalizzato, ma è chiaro che se si decidesse di inibirle al traffico per intero significherebbe sostanzialmente bloccare le auto in paese. Più probabile che siano pedonalizzati i tratti più prossimi all’area del concerto.

Al “Corriere Romagna” nella giornata di ieri l’assessore al Turismo Giacomo Costantini ha spiegato che l’intendimento del Comune sia un potenziamento del parcheggio scambiatore, anche nell’ottica di una salvaguardia dei turisti non interessati al concerto e diretti agli stabilimenti balneari. C’è, evidentemente, un confronto in atto che coinvolge anche la prefettura e la questura e non è detto che le richieste dell’organizzazione saranno soddisfatte in toto. Ancisi punta il dito anche sull’impatto ambientale del concerto nella vicina pineta, ricordando che era stato promesso uno studio di incidenza ambientale e ipotizzando la necessità di un parere del Parco del Delta. «In ogni caso ci tengo a precisare di non essere contro l’evento – conclude il consigliere – ma il Comune finora non ha informato nessuno per un evento molto impattante. Per questo ritengo sia ora di parlarne in commissione consiliare, convocando congiuntamente quella dedicata all’Ambiente e quella del Turismo».

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