Ravenna, le ferite della burrasca: "La duna in spiaggia era da erigere prima" VIDEO

La realizzazione della duna costiera «dovrebbe essere assegnata con un bando annuale, non triennale, così la si potrebbe cominciare ad erigere già ad ottobre facendo in modo che i bagni non si trovino senza nessuna protezione, come accaduto in questo caso». A suggerirlo è Riccardo Santoni, direttore della Cooperativa Spiagge di Ravenna che, pur non volendo puntare il dito contro gli enti locali, fa notare come la mareggiata abbia colpito soprattutto quelle zone del tutto scoperte dalla duna come Lido di Savio, in cui una ventina di bagni sono stati danneggiati. In alcune zone l’argine di sabbia è stato invece realizzato ma, spiega Santoni, quello è l’intervento che pagano gli stessi stabilimenti balneari: «Dove la spiaggia è abbastanza lunga i bagni fanno realizzare una duna di protezione. Ma ci sono alcuni tratti di arenile in cui non è possibile e bisogna portare la sabbia da altre zone, in genere dalle foci, in quel caso intervengono gli enti locali». Si procede però con appalti annuali, così dietro ogni gara possono esserci lungaggini burocratiche o inghippi tecnici che fanno slittare di settimane i lavori. L’autunno è poco sensibile alle scartoffie, non aspetta e le mareggiate possono colpire duro, come in questo caso: «Abbiamo una cinquantina di bagni danneggiati, si tratta in gran parte di danni da allagamento per i quali peraltro non esistono polizze assicurative, ci sono soltanto quelle che coprono gli eventi avversi dovuti al vento. Vedremo se riusciremo in qualche modo, confrontandoci con gli enti locali, ad avere un ristoro per questi imprenditori. Con la duna sarebbe cambiato qualcosa? Forse no, ma di certo non averla avuto non ha aiutato». A Cervia, pochi chilometri più a sud, è stata proprio l’argine di sabbia ad impedire importanti danni alle strutture balneari. Anche nel Ravennate, dove era presente, non ci sono stati grossi problemi ai bagni. Confermate le zone in cui ci sono stati più danni: Lido di Savio, Lido Adriano e alcuni bagni a Marina Romea.

Chiuso da poco un appalto

Ad occuparsi della costruzione della duna e dei ripascimenti costieri sono la Regione, nell’ambito del cosiddetto progettone 4, e il Comune. Palazzo Merlato ha chiuso solo pochi giorni fa la procedura d’appalto per alcuni tratti di duna costiera: «Una recente ricognizione della situazione attuale su tutti i trentasette chilometri di costa del Comune di Ravenna, ha evidenziato che le località di Marina Romea, Punta Marina, Lido Adriano e Lido di Dante, sono tra le zone che necessitano di un intervento di sistemazione e ripascimento della spiaggia emersa e sommersa, sia a protezione dal rischio potenziale di ingressione marina delle aree costiere, sia per la messa in sicurezza delle spiagge emerse»: questo passaggio è contenuto nella relazione tecnica della gara d’appalto relativa alla costruzione della duna costiera di protezione, assegnato dal Comune con un bando aperto in autunno e la cui assegnazione è stata ufficializzata soltanto lo scorso 21 novembre, data di pubblicazione del relativo atto dirigenziale, per un importo di circa 370mila euro.

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