Ravenna, lavoravano in nero 12 ore al giorno alla sala da ballo: multe per 100mila euro

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Lavoro “nero”, “fuori busta”, straordinari non pagati, violazioni sui contratti a termine, part-time e contratti a “chiamata”, evasione contributiva pari a 70.000 mila euro e sanzioni per oltre 100mila euro.

Sono i risultati raggiunti dal personale dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro a seguito di articolate operazioni ispettive, che hanno interessato un pubblico locale adibito a sala da ballo e ricreazione. Le attività ispettive sono partite a seguito di mirati controlli, nel litorale ravennate e cervese, volti ad accertare la corretta applicazione delle norme in materia di contratti di lavoro ed orari di lavoro, nel segmento del Turismo e Pubblici Esercizi.

Gli ispettori hanno provveduto a controllare numerose posizioni lavorative e, con particolare riguardo ad alcuni lavoratori occupati in un locale dancing, hanno riscontrato che gli stessi erano stati adibiti con mansioni varie, completamente a “nero”. Nello specifico gli ispettori hanno accertato che i lavoratori erano occupati, senza alcun contratto di lavoro, anche per 11-12 ore e due lavoratori erano occupati in “nero” da oltre 12 mesi. Inoltre, gli stipendi venivano pagati in “fuori busta” e senza riferimento dei livelli salariali previsti dal Contratto Collettivo Nazionale di settore. Dagli approfondimenti è, anche, emerso che il datore di lavoro applicava il contratto a tempo determinato in assenza di ogni causale giustificativa, e i contratti in questione venivano, anche, rinnovati senza alcun rispetto dei termini minimi tra un contratto e l’altro. Il meccanismo, così messo in atto, consentiva non solo un abbattimento degli oneri contributivi ma determinava anche una reale privazione delle tutele dei lavoratori interessati.

Nel corso delle verifiche gli ispettori hanno, pure, constatato che altra parte dei lavoratori veniva assunta con il contratto a “chiamata” senza che il datore di lavoro provvedesse a comunicare le giornate di lavoro, evadendo con tale sistema il versamento delle ritenute previdenziali/fiscali, per le giornate ed ore lavorate ma non denunciate agli Enti Previdenziali. Al termine delle verifiche sono state comminate sanzioni amministrative per 100 mila euro ed è stata accertata un’evasione per oltre 70 mila euro.

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