Ravenna, la ricerca d'oro col metal detector finisce in rapina

Ravenna

Cercava oro, monete e oggetti di valore restituiti dal mare e dalla sabbia, sperando di scovare i “frutti dimenticati” di una stagione balneare conclusa nemmeno un mese fa. Ma più che il metal detector che aveva con sé, lunedì pomeriggio in spiaggia a Marina di Ravenna è stato il suo occhio a segnalargli una borsa incustodita, che forse avrebbe potuto offrirgli cose preziose con un risparmio di tempo e fatica. Così ha iniziato a rovistare a mano. Alla fine, l’attrezzo l’ha usato sì, ma per scacciare i legittimi proprietari, che lo avevano sorpreso.

L’azzardo di tre giorni fa a Marina di Ravenna è costato l’arresto ad Antonio Pommella, 47enne residente a Ravenna. Lo hanno bloccato i carabinieri del Radiomobile su chiamata delle due persone minacciate.

Vittima una coppia bolognese

Vittime del tentativo di rapina una coppia bolognese di mezza età, che aveva scelto Marina di Ravenna per una gita fuori porta. Erano andati in spiaggia attorno alle 17, all’altezza del bagno Kuta. Quando ormai il sole era arrivato alla soglia della pineta, si erano distratti qualche istante, appoggiando la borsa poco lontano. Una disattenzione colta al volo dal cercatore d’oro.

Quando la coppia lo ha notato, lui era già riuscito ad arraffare il portafoglio. Vistosi scoperto ha impugnato il metal detector per tenere a distanza entrambi. Per due volte ha tentato di colpirli con l’arnese, finché sul posto non sono arrivati gli uomini dell’Arma, nel frattempo allertati.

Sul posto sono arrivate le pattuglie del Radiomobile, seguite da quelle della locale Stazione. Nella concitazione del momento il 47enne ha lasciato cadere a terra il portafoglio sottratto, che è stato riconsegnato ai proprietari.

Allo stesso tempo è scattato nei suoi confronti l’arresto in flagrante con l’accusa di tentata rapina.

Ai domiciliari

Per l’uomo - già noto alle forze dell’ordine per precedenti vicende e reati tra i quali anche spaccio di droga - si è tenuta ieri l’udienza di convalida. A difenderlo, l’avvocato Luca Donelli che davanti al giudice Corrado Schiaretti ha ottenuto per il “cercatore d’oro” gli arresti domiciliari.

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