La Procura ha aperto un fascicolo contro ignoti in seguito alla morte di Antonia Maria Ancarani, storica gioielliera deceduta giovedì all’età di 76 anni all’ospedale Bufalini di Cesena, dove si trovava ricoverata da due giorni, in seguito a una caduta avvenuta martedì sera. Ieri mattina, su disposizione del sostituto procuratore Stefano Stargiotti, la polizia di Stato ha effettuato un sopralluogo fotodescrittivo, per inquadrare i luoghi dell’incidente e valutare le circostanze che hanno portato alla caduta fatale. Parallelamente è stata affidata anche l’autopsia, che dovrà chiarire le cause della morte.
La caduta durante l’evento
Quattro o cinque gradini. Mancava poco, martedì sera, e Ancarani avrebbe raggiunto il piano terra del negozio di abbigliamento Gaudenzi, in via Diaz, nel quale era in corso un evento. La 76enne stava scendendo le scale del salone espositivo quando, per cause al vaglio degli inquirenti, pare sia caduta accidentalmente battendo la testa.
Le sue condizioni sono apparse fin da subito gravi, al punto da allertare il 118 e procedere con il trasporto d’urgenza della donna al Centro Traumi dell’ospedale di Cesena, dove il quadro clinico è rapidamente peggiorato. Il referto parla di ematoma sottodurale post traumatico acuto al capo, che stando a quanto finora ipotizzato, dovrebbe avere portato al decesso. Così ieri, la divisione Anticrimine della questura è tornata sul luogo dell’incidente per effettuare rilievi fotografici. Parallelamente anche ai familiari è stato notificato l’avviso che li informa del fascicolo aperto a carico di ignoti e della decisione di procedere con l’autopsia giudiziaria.
Gioielliera per generazioni
A dare notizia della morte di Antonia Maria Ancarani, giovedì, erano stati i parenti stretti. Molto conosciuta in città, la 76enne aveva portato avanti insieme alla sorella Valeria la gioielleria di famiglia, una tradizione protrattasi per generazioni e avviata oltre un secolo fa dal nonno Ettore Ancarani, nel 1910. Dall’iniziale sede in via Cavour, le inaugurazioni si erano susseguite fino al taglio del nastro in via Matteotti, seguito dall’apertura di un’ulteriore vetrina affacciata sulla “via delle gioiellerie”. La passione e la dedizione era andata avanti, con la decisione, presa nel 2018, di cedere l’attività.